La capitale ospiterebbe una o più sette misteriose dedite alla pratica di magia nera e di riti di natura satanici. Questo porterebbe a pensare il ritrovamento di un cuore di vitello rinvenuto dai carabinieri a Roma nei pressi di villa Borghese, su di una strada asfaltata. Si tratterebbe di un rituale di magia nera dal momento che l’organo è stato proposto in maniera conforme ad un rito: collocato all’interno di una vaschetta di alluminio, contornato da riso e cerali, e su di esso era attaccato un foglio sul quale era stato trascritto il nome di un uomo di nazionalità straniera. Si è ipotizzato che si potesse trattare di una forma di magia nera, nel corso della quale il cuore sarebbe stato usato per adempiere all’espletamento di un rito satanico celebrato in tarda serata, è consuetudine dei riti di magia nera l’uso di un cuore di vitello per propiziare l’eliminazione di un nemico: l’eliminazione si realizzerebbe progressivamente man mano che l’organo viene divorato dagli animali. Vicino alla vaschetta contenente l’organo, i militari hanno trovato anche una bottiglia di vino, le indagine sono comunque ancora in corso.