Il vampirismo, bere sangue umano, è la nuova moda che si va diffondendo rapidamente tra i ragazzi insieme alla mania della selfiete, cioè dell’autoscatto.
Allarme dei pediatri e psicologi riuniti nel corso di aggiornamento in “Adolescentologia”, secondo la professoressa Teresa de Toni dell’Università degli Studi di Genova, il direttore e psicoterapeuta Federico Bianchi, ” il vampirismo è una tendenza forse legata a tutte queste saghe sui vampiri- spiega Bianchi– non si tratta solo di un adulto squilibrato che crea una setta per indurre i suoi membri a bere sangue come rito di iniziazione. C’è proprio un’emulazione dei vampiri- aggiunge- esiste addirittura una categoria di giovani donatori e una di giovani bevitori. Il tutto avviene in fortissimo segreto, con i conseguenti rischi che derivano dal bere sangue”.
La selfiete “E’ una vera e propria patologia legata al mancato riconoscimento del proprio corpo- chiarisce de Toni- ed è stata addirittura inserita nel dizionario di Oxford. Riguarda adolescenti alla ricerca della loro identità, impegnati a farsi scatti fotografici fino a 10 ore al giorno per trovare la foto più ‘appetibile’. Sono ragazzi che non riescono ad essere quello che vogliono. D’altro canto noi medici non riusciamo sempre a stare al passo con i veloci cambiamenti che avvengono in età adolescenziale” –
I genitori sono molto preoccupati perchè i ragazzi sono affascinati da tutto questo e non percepiscono queste pratiche come negative o pericolose e si chiedono cosa possono fare. “L’unica cosa che si possa realmente fare per fronteggiare queste problematiche (alcol, droghe, sesso e bere sangue)- afferma il direttore e psicoterapeuta Bianchi- è realizzare attività di informazione rivolte ai ragazzi. È l’unico modo per ottenere risultati veri e immediati, evitando soluzioni fittizie”.