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La crisi energetica che sta attualmente colpendo il Giappone scaturita a seguito della tragedia nucleare di Fukushima, è sempre più grave.

Il rischio di black out energetico sta interessando anche l’area occidentale del Sol levante e le istituzioni hanno chiesto ai cittadini di ridurre i consumi elettrici di almeno il 15% nella prossima estate.

Il ministero dell’industria è intervenuto sul rischio che alcune centrali funzionanti restino ferme non solo per i lavori di manutenzione ma anche per il blocco di fornitura elettrica che potrebbe riguardare anche la Tepco, la società che gestisce le centrali nucleari nipponiche.

Referendum Giugno 2011: i quattro quesiti testo e spiegazione – Il quarto quesito referendario riguarda il legittimo impedimento.

Testo:

«Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonchè l’articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza»?».

Questo quesito si propone di cancellare la legge 51 del 2010 che ha introdotto per premier e ministri la possibilità di disertare le aule di giustizia per legittimo impedimento.

Votando “Si” al quesito si abroga per intero la legge 51 del 2010. Votando “No” invece si mantiene in vigore la legge.

Il primo quesito referendario sull’acqua: testo, spiegazione e come votare

Il secondo quesito referendario sull’acqua: testo, spiegazione e come votare

Il terzo quesito referendario sul nucleare: testo, spiegazione e come votare

Referendum Giugno 2011: i quattro quesiti testo e spiegazione – Il terzo quesito referendario riguarda il nucleare.

Testo:

«Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto legge 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75 ?».

Questo quesito vuole cancellare ogni riferimento normativo che consenta l’avvio del piano nucleare proposto dall’attuale Governo. Più in dettaglio si tratta del comma 1 dell’articolo 5 del decreto omnibus, che prevede lo stop di istallare centrali di energia elettrica nucleare nel nostro Paese e del comma 8 dello stesso articolo che prevede entro un anno l’adozione della Strategia energetica nazionale.

Votando “Sì” si cancellano i due commi del decreto omnibus. Votando “No” resta in vigore la normativa vigente.

Il primo quesito referendario sull’acqua: testo, spiegazione e come votare

Il secondo quesito referendario sull’acqua: testo, spiegazione e come votare

Referendum Giugno 2011: i quattro quesiti testo e spiegazione – In questo articolo abbiamo parlato del primo quesito referendario riguardante la privatizzazione dell’acqua e non solo. Anche il secondo quesito riguarda l’acqua, ma questa volta si parla della determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito e dell’abrogazione parziale di norme.

Testo:

«Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell’articolo 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito»?»

Come già anticipato, questa norma fa parte del codice dell’Ambiente e tratta la tariffa del servizio idrico, ossia il corrispettivo da pagare per il servizio idrico.

Secondo i referendari questa norma non consentirebbe al gestore di ottenere profitti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito

Votando “Sì” al quesito si elimina dal comma 1 dell’articolo 154 in esame il riferimento al criterio dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito nella determinazione della tariffa del servizio idrico integrato. Votando “No” invece si mantiene in vigore la disposizione.

Da ilsole24ore

Referendum Giugno 2011: i quattro quesiti testo e spiegazione – Domenica 12 Giugno tutti noi italiani siamo stati “invitati” a votare al Referendum. Ma per cosa? In questo articolo troverete i testi delle quattro schede e la loro relativa spiegazione.

Il primo quesito referendario riguarda l’acqua, sulla modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

Testo:

«Volete voi che sia abrogato l’articolo 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», convertito con modificazione in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’articolo 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante «Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia» e dall’articolo 15 del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135 recante «Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea» convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?»

Innanzitutto c’è da dire che questo primo quesito non riguarda solo l’acqua, ma la norma interessa pure rifiuti, bus e metropolitane. Praticamente, con queste norme si punta ad aprire al mercato le gestioni dei 64 Ato, Ambito territoriale ottimale, (su 92) che non hanno ancora proceduto ad affidamento o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico.

Votando “Sì” al quesito si abroga l’intero articolo 23 bis della legge 133 del 2008. Votando “No” invece si mantiene in vigore la disposizione.

A questo articolo seguiranno altri riguardanti gli altri quesiti referendari

Da ilsole24ore

Papa: il disastro di Fukushima ci deve far riflettere – Papa Benedetto XVI ha parlato dell’emergenza della centrale nucleare di Fukushima affrontando un discorso ai nuovi ambasciatori ricevuti per la presentazione delle credenziali.

Il Papa ha ricordato infatti ai diplomatici tutte le tragedie che hanno colpito la natura, la tecnica e i popoli della terra nel 2011 ed ha commentato: “l’ampiezza di tali catastrofi ci interroga. L’uomo a cui Dio ha confidato la buona gestione della natura non puo’ essere dominato dalla tecnica e diventare suo soggetto. Una tale presa di coscienza deve condurre gli Stati a riflettere insieme sull’avvenire a breve termine del pianeta, riguardo alle loro responsabilita’ verso la nostra vita e le tecnologie”.

Per Benedetto XVI, è infatti necessario rivedere l’approccio umano con la natura.

Ecco le parole di Papa Ratzinger:

“Adottare stili di vita rispettosi dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie che in grado di salvaguardare il patrimonio del creato ed essere senza pericolo per l’uomo, devono costituire priorita’ politiche ed economiche. I governi dovrebbero promuovere un umanesimo che rispetti la dimensione spirituale e religiosa dell’uomo, favorendo in ciascuno la consapevolezza delle responsabilita’ proprie e della possibilita’ di far valere le proprie convinzioni mentre i ricercatori e gli scienziati debbono “coniugare la tecnologia con una forte dimensione etica”, aiutando quindi la natura “a svilupparsi nella linea voluta dal Creatore”.

Il governo è stato sconfitto ben due volte al Senato, il ramo del Parlamento in cui, sulla carta, ha la maggioranza più solida.

È stato infatti battuto in aula su due emendamenti al disegno di legge anticorruzione, dapprima, con 133 no, 129 sì e 5 astenuti, su quello del relatore Lucio Malan del Pdl, che prevedeva l’istituzione di un coordinamento delle iniziative contro la corruzione presieduto dal Presidente del Consiglio e che era ritenuto un elemento fondante della legge, e subito dopo, con 131 no, 129 sì e 4 astenuti, sull’emendamento che prevedeva la rotazione dei dirigenti nella pubblica amministrazione.

E questi sono i fatti politicamente più rilevanti. Tuttavia, dopo la proposta di trasferire alcuni ministeri da Roma al Nord, la Lega Nord non ha esitato, anche in questa circostanza, a fare ostruzionismo su un’iniziativa tesa a ribadire l’unità nazionale. Il partito di Umberto Bossi ha infatti votato contro un emendamento che obbliga coloro che occupano cariche pubbliche a giurare fedeltà alla Costituzione italiana, all’atto dell’assunzione dell’incarico.

L’emendamento, che riguarda le procedure per selezionare e formare i dipendenti “prevedendo la rotazione dei dirigenti sia nelle amministrazioni dirette centrali che in quelle periferiche”, è passato a larga maggioranza , ma con il no della Lega.

I sì sono stati 214, 30 no e 11 gli astenuti.

Numerosi sono stati i commenti sulla vicenda; particolarmente carico di sarcasmo è stato quello dell’Italia dei Valori. “Per la Lega le poltrone da ministro o da sottosegretario sono più importanti dei principi. Per averle i ministri della Lega hanno giurato sulla Costituzione”, ha commentato l’onorevole Pancho Pardi.

 

Sul Corriere della sera ecco comparire un interessante articolo riguardante la figlia del grande Al Bano Carrisi, scomparsa ormai diversi anni fa. L’articolo è a cura di ALESSANDRA FARKAS.

NEW YORK – «Ylenia Carrisi è viva». A rilanciare la tesi, cui il 53enne giornalista di nera Roberto Fiasconaro ha dedicato non uno bensì tre libri, è l’ultimo numero del settimanale tedesco Freizeit Revue, che pubblica un’intervista al capo della polizia di New Orleans Warren J. Riley secondo cui la primogenita di Al Bano e Romina Power scomparsa a New Orleans nel 1994 si troverebbe a Sant’Anthony’s, convento greco-ortodosso di Phoenix, in Arizona. Il settimanale pubblica anche le foto del convento e una simulazione al computer di come Ylenia dovrebbe apparire oggi, a 40 anni.

NUOVI INDIZI – A confermare la tesi è la detective della squadra omicidi del New Orleans Police Department Gwen Guggenheim: «Abbiamo nuovi indizi su dove si trova Ylenia», dichiara alla Freizeit Revue, «anche se non possiamo fornire ulteriori dettagli, visto che l’indagine è ancora in corso». A mettere gli inquirenti sulla pista del St. Anthony’s sarebbe stata la medium di Amburgo Casia Chayenne, che però si sarebbe limitata a confermare i sospetti di Frank Crescentini, lo 007 di Las Vegas che ha rivelato lo scoop in un libro, poi mai uscito. La polizia americana ha però le mani legate: poiché non c’è alcun procedimento penale a carico di Ylenia, il monastero non è tenuto a rivelare l’identità dei suoi ospiti, che godono della massima protezione.

SOSPETTI – Ad accrescere i sospetti è anche il centralinista del convento Frate Samuel. Rispondendo al reporter del giornale tedesco, il religioso ha confermato che «due giorni dopo la telefonata della polizia, una donna che lavorava in giardino ha lasciato in tutta fretta il monastero. Era turbata», spiega Padre Samuel, «ha detto che voleva andare in Asia». Contattata dal Corriere, la Guggenheim non conferma e non smentisce l’articolo, limitandosi a dire che «il caso è ancora aperto perché Ylenia Carrisi non è mai stata ritrovata». Anche se mamma Romina può continuare a sperare di riabbracciarla, resta il dilemma: se Ylenia è davvero viva, perché e da chi sta scappando? Una domanda alla quale solo lei può rispondere.

Fonte Corriere Della Sera