ROMA/23enne uccide nonna della fidanzata e scioglie il corpo nell’acido – A Roma è stato arresta un ragazzo di 23 anni con l’accusa di aver ucciso la nonna della sua fidanzata tentando di sciogliere poi il corpo senza vita nell’acido per nascondere le tracce.

Questo episodio tragico è avvenuto nella capitale italiana, Roma, lo scorso 7 Giugno nella zona Tuscolana dove la Polizia ha ritrovato il corpo della donna nella vasca da bagno della sua abitazione con vari tagli e un filo attorno al collo.

La Polizia ha inizialmente ipotizzato un suicidio ma le telecamere di videosorveglianza dell’abitazione della vittima hanno fornito agli acquirenti nuovi elementi.

La scorsa settimana il giovane si sarebbe presentato a casa della donna in occasione del suo compleanno per poi ucciderla. L’arresto è stato firmato dal sostituto procuratore Andrea Mosca.

Emanuela Orlandi nata nel 1968 al momento della scomparsa il 23 giugno 1983 aveva 15 anni. La ragazza è cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia. Inizialmente si pensò alla sparizione volontaria di un’adolescente in cerca di avventure che per questo scappa di casa ma ben presto si scoprì che così non fu.

Il giorno della scomparsa la ragazza nel tragitto per raggiungere la scuola di musica che frequentava venne fermata da uno sconosciuto in BMW che le propose di diventare venditrice Avon in occasione di una sfilata di moda. La telefonata che la ragazza fece alla famiglia per chiedere il permesso fu l’ultimo contatto avuto fra Emanuela e la sorella che le rispose a telefono.

Dopo ventotto anni dalla scomparsa della Orlandi, ieri 16 giugno durante la presentazione del libro “Mia sorella Emanuela” scritto da Pietro Orlandi (fratello della ragazza scomparsa) in diretta tv sul canale RomaUno, arriva una telefonata da un uomo che si qualifica come Lupo Solitario che afferma di essere un ex agente del Sismi e che Emanuela è viva ma si trova in un manicomio in Inghilterra costantemente sedata.

Sarà vero?

USA/ Morto durante lo stupro di una donna di 77 anni – E’ stato fatale per Isabel Chavelo Gutierrez lo stupro di una donna di 77 anni in Texas.

Per lo stupratore 53enne, è stata fatale la lunga pedalata in bicicletta di due miglia per arrivare all’abitazione della donna.

L’uomo si è introdotto nella casa dell’anziana donna armato di coltello e mentre l’aggrediva ha avuto un malore ed è finito per terra. La donna ha cosi approfittato per scappare dall’abitazione e per recarsi alla polizia, dove ha denunciato l’accaduto.

Isabel Chavelo Gutierrez era iscritto al registro dei sex offenders dello Stato ed era uscito dal carcere nel 2008, dove era stato rinchiuso anche per un’aggressione sessuale ad un bambino di 7 anni.

BOLOGNA/ Marito diventa donna matrimonio sciolto senza consenso – Ne è stato già parlato tempo fa di questa storia: a Bologna il marito è diventato donna dopo il matrimonio, cosi ora un giudice ha deciso di interrompere il matrimonio tra questa coppia. Il marito ha cambiato il suo sesso quando la coppia era già sposata.

Repubblica spiega che i giudici della Corte d’appello hanno sciolto il matrimonio Bernaroli in quanto sono venute meno le diversità sessuali tra i coniugi. Una sentenza che ha ribaltato quella del tribunale civile di Modena che, in prima istanza, aveva dato ragione a Bernaroli e consorte, negando che un funzionario dell’anagrafe potesse cancellare un legame giuridico. La coppia si era infatti rivolta ai magistrati dopo che Bernaroli aveva ottenuto il cambio di sesso sulla carta d’identità, ma l’anagrafe aveva stilato uno stato di famiglia in cui in cui i nuclei familiari risultavano distinti pur coabitando.

Per i giudici modenesi, un funzionario dell’anagrafe non poteva dividere ciò che è vincolato dalla legge, perché sarebbe stata necessaria la sentenza di un giudice. Sentenza arrivata dai magistrati dell’appello per i quali, non vi sarebbe riscontro in Italia di un matrimonio tra persone dello stesso sesso. La decisione è contestata da Bernaroli e dai suoi avvocati che ricorreranno in Cassazione.

BATTERIO HAMBURGER/ La carne proviene dalla Germania – Gli hamburger responsabili dell’infezione alimentare dei sei bambini vengono prodotti dalla società SEB.

La nazione di provenienza di questa carne è la Germania dove veniva macellata prima di essere importata dalle altre Nazioni. Ma non solo: provengono infatti anche dal Belgio e dall’Olanda.

Il produttore ha affermato “Tuttavia nulla permette di stabilire un legame con l’epidemia che ha colpito la Germania”.