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Strana avventura ieri per una famiglia di Termoli. Siamo ad ora di pranzo, quando bisogna condire un’insalata e allora si prende un aglio dal frigo. Una volta tagliato, nel giro di 10/20 minuti è diventato prima verdognolo e poi di un blu intenso.

L’aglio in questione proviene da una confezione acquistata dall’ignara famiglia a fine marzo in un discount della città. L’odore però sembrava un po’ sospetto: troppo persistente e difficile da togliere più del normale.

La famiglia, preoccupata, ha chiamato i carabinieri che hanno sequestrato il pacco per analizzarlo.

Sappiamo delle numerose emergenze alimentari che in questi ultimi anni si stanno diffondendo: prima la mucca pazza, poi la mozzarella blu, la diossina in latte e uova e per finire l’ultima epidemia di Escherichia Coli. Mancava l’aglio blu.

Parliamo di qualcosa di dannoso per la salute dell’uomo o solo di una reazione chimica relativamente innocua?

 

Emergenza rifiuti/ Napoli rifiuti pericolosi per i bambini? – L’emergenza rifiuti a Napoli continua a far parlare e con il caldo di questi giorni, rischia di diventare molto pericolosa per i cittadini campani, soprattutto per i bambini.

La Fimp, Federazione Italiana Medici Pediatri ha comunicato che l’incidenza delle patologie respiratorie tra i bambini è aumentata del 10-20% nell’ultimo mese, periodo in cui si è aggravata l’emergenza rifiuti.

Infatti i continui roghi di immondizia sprigionano delle sostanze tossiche, come ad esempio la diossina.

Il presidente della Fimp, Giuseppe Mele, ha comunicato che sono aumentate tra i bambini le malattie respiratorie, come asma, tosse, faringiti e bronchiti asmatiche soprattutto nei soggetti allergici.

Quindi un emergenza, nel vero senso della parola, che potrebbe provocare danni alla salute dell’uomo, soprattutto nei più piccoli.

Si spera che al più presto questo problema di Napoli trovi la sua soluzione.

La bella stagione sembra essere arrivata: sole e temperature molte calde sono ormai all’ordine del giorno. Come ogni anno, con l’arrivo dell’estate parte la campagna di prevenzione: i rischi, soprattutto per bambini, malati ed anziani sono sempre in agguato.

La maggior parte dei consigli si ripetono ogni anno: non uscire di casa nelle ore più calde (tra le 11,00 alle 18,00),bere almeno due litri d’acqua al giorno (anche quando non se ne avverte il bisogno),consumare pasti leggeri (in particolare frutta e verdura), indossare indumenti leggeri e di colore chiaro; proteggere la testa dal sole diretto con un cappello e gli occhi con occhiali da sole.

Ma quest’anno c’è anche una novità: il Ministero della Salute in collaborazione con la Protezione Civile Nazionale, con le Regioni e gli Enti locali (di 27 comuni) ha messo a punto un sistema chiamato “Allerta” in grado di prevedere le condizioni meteo con 72 ore di anticipo. Il bollettino sarà visionabile sul sito della Protezione civile. Sapendo in anticipo quali saranno le temperature, si potranno organizzare di conseguenza i mezzi di soccorso per contrastare l’emergenza caldo.

 

A Prato finisce in manette un cittadino cinese di quarantaquattro anni. L’uomo aveva messo su un ambulatorio medico abusivo nel suo appartamento in Via Giordano, dove pare accogliesse i pazienti a tutte le ore.

La polizia ha fatto irruzione nell’edificio mercoledì scorso, dopo varie segnalazioni e numerosi appostamenti. Entrando hanno trovato una donna con al braccio attaccata una flebo che subito è stata trasportata in un vero ospedale.

Perquisendo il posto, i carabinieri hanno trovato strumenti medici (tra cui siringhe d’acciaio e divaricatori) in condizioni igieniche precarie e medicinali cinesi illegali (tra cui pare ci fosse anche un “viagra” orientale dal nome Penis God). Gli investigatori sospettano che l’uomo si occupasse principalmente di uomini con problemi sessuali e donne in gravidanza: non è escluso che siano stati praticati aborti clandestini.

Fra il materiale sequestrato sono presenti anche dei biglietti da visita in lingua cinese che pubblicizzavano l’ambulatorio medico nella comunità orientale di Prato.

 

Una donna di quarantacinque anni è stata arrestata dai carabinieri per aver acquistato in farmacia una serie di prodotti dimagranti utilizzando ricette falsificate. Si è scoperto che la colpevole, incensurata, dopo aver scansionato la ricetta autentica ne ha creato più copie (con tanto di timbro medico in allegato) che utilizzava per acquistare i medicinali. Si parla di un valore complessivo di quasi duemila euro.

I carabinieri di Acquasparta hanno perquisito l’appartamento della donna, trovando oltre cinquanta ricette false non ancora utilizzate. Quelle sequestrate dalla farmacia di Terni dove la donna si recava sono circa trenta. Il computer che la donna ha utilizzato per mettere in atto questa truffa è stato sequestrato.

Lo scopo delle indagini avviate è quello di scoprire cosa la donna avesse in mente: è infatti probabile che oltre all’uso personale questi farmaci fossero destinati al commercio clandestino.

La quarantacinquenne ternana ora dovrà rispondere di falsità materiale commessa da privato. Attendiamo ulteriori sviluppi delle indagini.

 

Bambina di 4 anni molestata: era costretta a vedere film pornografici – Un’altra violenza su minori è accaduta a Mazara del Vallo in provincia di Trapani .

Due conviventi, un pregiudicato di 40 anni e la sua compagna 27enne avrebbero maltrattato e abusato sessualmente della loro figlia di soli 4 anni.

Secondo quanto è stato comunicato dalle forze dell’ordine, l’uomo è accusato di favoreggiamento alla prostituizione, mentre la donna è accusata di violenze sulla figlia che veniva maltrattata e legata a una sedia, picchiata e costretta ad assistere ad atti sessuali anche di gruppo, nonchè a guardare filmati pornografici.

La bambina è stata affidata agli assistenti sociali.

Il Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, presieduto da Silvano Vinceti, ha promosso una campagna per la raccolta di 100 mila firme con l’obiettivo di riportare la Gioconda in Italia.

L’iniziativa rimarrà attiva per sei mesi e sarà rivolta a tutti i cittadini interessati ad ammirare in Italia questo straordinario capolavoro del genio italiano, come ha dichiarato lo stesso Vinceti in una conferenza stampa organizzata nell’ex convento di Sant’Orsola a Firenze, luogo in cui sta dirigendo gli scavi per il recupero delle spoglie di Losa Gherardini Del Giocondo, la modella che, secondo le indicazioni fornite dal Vasari, sarebbe stata la musa ispiratrice di Leonardo.

La petizione sarà rivolta al ministro per i Beni e le attività culturali italiano, al ministro della Cultura francese e al direttore del museo del Louvre e le firme saranno raccolte tra i parlamentari alla Camera dei Deputati e al Senato. I firmatari dell’appello chiedono che la Monna Lisa leonardiana possa restare alla Galleria degli Uffizi almeno una ventina di giorni, oppure, in alternativa, possa essere esposta a Palazzo Vecchio o in Palazzo Medici Riccardi.

Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, ha fatto però sapere di non essere stato informato dell’iniziativa e ha puntualizzato di non volersi assumere alcuna responsabilità circa l’esposizione del celebre dipinto nel suo museo. ”La Gioconda agli Uffizi? – ha puntualizzato Natali – personalmente non la voglio, neppure per un’esposizione di pochi giorni. E’ un’opera-simbolo dell’arte, che non va mossa dal Louvre, non può correre alcun rischio”.

La campagna per il rientro, anche se solo temporaneo, della Gioconda in Italia avrà anche una grande visibilità su Internet e sui principali social network, primo fra tutti Facebook, e ha due adesioni simboliche, quelle delle principesse fiorentine Irene e Natalia Guicciardini Strozzi, discendenti di un ramo della famiglia Gherardini Del Giocondo, quindi parenti alla lontana di Lisa Gherardini del GIocondo. All’iniziativa hanno dato la loro adesione anche gli enti locali.

 

Lamberto Sposini non è più in terapia intensiva. E’ stato trasferito in un reparto di degenza del Policlinico Gemelli di Roma, dove potrà seguire la riabilitazione neurologica e fisica. L’annuncio è stato dato dal professore ordinario di Neurochirurgia Giulio Maira. Nel  recente bollettino medico ha scritto che il paziente sta meglio e non ha più bisogno dell’assistenza e delle cure proprie del reparto di terapia intensiva.

Lo scorso 26 Aprile, Sposini fu ricoverato dopo aver avuto un’improvvisa emorragia celebrale durante la c

onduzione del suo storico programma “La vita in diretta”.

I medici sono ottimisti sulle condizione del conduttore: riconosce i suoi familiari, ha reazioni emotive e riesce a stringere la mano di chi gli è accanto.

I tempi di recupero saranno lenti, ma i suoi ammiratori sono fiduciosi. Sulla sua pagina face book si leggono molti incoraggiamenti. Speriamo che possa riprendere presto in mano la sua vita e il programma che da anni gli appartiene. Forza Lamberto!