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Indonesia: terremoto e tsunami, il mare si ritira di 10 metri,onde di 4 metri in India
Dopo le violente scosse di terremoto, verificatesi a partire da stamame, di intensità pari a 8.5 gradi della scala Richter, ed 8.8 ed ancora 8.2 gradi, presso l’isola di Giacarta, in Indonesia, è scattato l’allerta tsunami sulle coste indiane.
Le autorità di Giacarta hanno informato la popolazione del rischio tsunami, tanto che sull’isola di Simeulue, che si trova a sud di Banda Aceh, poco distante dall’epicentro del sisma, l’acqua del mare si è ritirata di circa 10 metri.
L’arrivo di un’onda anomala, come primo segnale ha proprio il ritiro delle acque dalle coste.
Le coste della Thailandia sono state evacuate, soprattutto lo sono state sei province, tra cui Phuket, dove è stato chiuso l’aeroporto, Krabi, Phangnga, Trang e Satun. Anche in Malaysia è stata ordinata l’evacuazione della popolazione. E nella penisola indiana, l’allarme tsunami è giunto al porto di Chennai, già chiuso e ad Orissa e Kerala.
È allerta rosso per gli arcipelaghi delle Andamane e delle Nicobare, che si trovano proprio nell’Oceano Indiano, il rischio è di un’onda di 4 metri come rendono note le fonti ufficiali.
In totale sono 26 i paesi interessati dall’allerta tsunami, dalle Maldive alla Malaysia. Il Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha dichiarato alla radio locale Ndtv, che non sono state rilevate vittime.
L’isola di Sumatra il 26 dicembre del 2004 è stata interessata dallo tsunami, dopo il sisma di magnitudo 9.3 della scala Richter. Il terremoto che si è verificato oggi, è di 4 volte inferiore come intensità, perché interessa un’area di 300 chilometri, rispetto alla faglia estesa 1.200 chilometri nel 2004.
Le prime onde che sono state registrate sulle coste di Giacarta sono alte circa 80 centimetri.
Allerta anche per le coste di Kenya e Tanzania, che sono bagnate dall’Oceano Indiano.