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siria-strage-di-bambiniI bambini uccisi a Hula da parte dell’esercito sono 25, le vittime sono 100. È l’osservatorio siriano per i diritti umani a dare fonti ufficiali, con un numero diverso ma sono 90. Il Consiglio nazionale siriano parla di 110 morti. Secondo i Comitati locali di coordinamento dell’opposizione, sono state 5 le vittime nella giornata di oggi. Si sono svolte alcune manifestazioni di protesta per il massacro di ieri a Hula, nella provincia di Homs, si sono svolte a Damasco, Aleppo e Idlib. I civili morti oggi sono due persone uccise a Qusair, due ad Hariha ed una ad Erbin.

Nel massacro di Hula, 110 i civili, e sul numero dei bambini ci sono notizie diverse, 25 secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, alcune vittime morte per i bombardamenti di artiglieria, altre vittime, come famiglie intere, sono state massacrate, come afferma Bassma Kosmani, responsabile delle relazioni esterne del Cns.

Restano le  immagini amatoriali su Youtube che mostrano bambini insanguinati in un appartamento, tra cui uno decapitato.

manifestazione io non ho paura brindisiStanno arrivando stamattina a Brindisi decine e decine di pullman, provenienti da tutta l’Italia, con a bordo centinai di studenti per dimostrare che loro non hanno paura dopo quello che è successo fuori dall’istituto superiore “Falcone Morvillo” e con gli studenti brindisi  anche gli studenti italiani scendono in piazza per manifestare contro la violenza e a favore della legalità.

Il corteo degli studenti, ai quali si sono associati diverse associazioni tra le quali Libera, Cgil, Arci, partirà oggi alle 14.00 da Via Togliatti a Brindisi, nei pressi della scuola dove sabato scorso Melissa Bassi una giovane studentessa di soli sedici anni ha perso la vita, in una violenta esplosione.

Gli amici di Melissa, ma tutta l’ Italia pretendono di sapere al più presto la verità e chiedono che la Giustizia faccia il suo corso in maniera esemplare e nel più breve tempo possibile. Per sensibilizzare quest’iniziativa, in tutta Brindisi e in altri comuni pugliesi, sono stati esposti dalle finestre delle scuole ma anche della case e da altri edifici pubblici, degli striscioni con la scritta “IO NON HO PAURA”.

arrestato maggiordomo del papaE’ stato arrestato il maggiordomo privato del Papa. In suo possesso sono stati trovati numerosi documenti riservati sottratti negli uffici vaticani con fini speculativi.  Paolo Gabriele, questo il nome dell’uomo, ora rischia trent’anni di carcere, è accusato dalla magistratura vaticana di aver sottratto della corrispondenza a un Capo di Stato.

Un reato molto grave, che equivale ad un attentato ad un Capo di Stato. Dopo mesi di indagine, la magistratura vaticana ha stabilito che era lui il “corvo”, che da diversi mesi divulgava notizie su quello che accadeva presso la Santa Sede e che in parte sono state pubblicate poi in un libro. Ancora non è chiaro se abbia la cittadinanza italiana o no, lavorava presso la santa sede dal 2006 e seguiva il Papa anche nelle sue uscite pubbliche.

Gli inquirenti stanno indagando se Gabriele abbia agito da solo o abbia avuto dei complici e chi sono i suoi mandanti.  Il Pontefice appresa la notizia si è dichiarato molto rammaricato per l’episodio.

mafia-impone-il-caffè-a-palermoL’operazione portata avanti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, aveva nome Coffee Break, perché riguarda il sequestro di due società che operano nel settore del commercio all’ingrosso di caffè. Due bar, cinque società ed una palestra sono stati sequestrati, perché riconducibili al pluri pregiudicato, ritenuto uomo di fiducia di Totò Riina. L’uomo è stato condannato per associazione mafiosa.

L’uomo ha attribuito a diversi prestanome, la titolarità delle attività sequestrate, le indagini sono state svolte dal Procuratore Aggiunto Antonio Ingroia e da PM Dario Scaletta. Il reato denunciato è il trasferimento fraudolento di valori e per estorsione aggravata. La gestione dell’attività in realtà continuava ad essere svolta direttamente dal pluri pregiudicato palermitano.

Denunciate anche altre 11 persone, appartenenti anche al nucleo familiare, che si facevano assumere come dipendenti. I nomi dei soci venivano cambiati spesso e chiuse alcune società, se ne aprivano altre sempre operanti nello stesso settore economico. Accertati anche episodi di estorsione attribuibili ad un imprenditore, che insieme ad un altro esponente della criminalità organizzata, in carcere con la condanna da scontare, 416-bis, avevano imposto ad un bar di Palermo, l’acquisto di quella marca di caffè venduto da una società tra quelle sequestrate.

Alcuni collaboratori di giustizia hanno indicato, che l’imprenditore nel settore del caffè, ambiva a diventare il leader nella fornitura del caffè presso i bar di Palermo.

Durante le indagini era stato riscontrato un elevato tenore di vita, condotto sia da parte del titolare delle società sequestrate, che da parte dei suoi familiari, anche se le dichiarazioni al Fisco erano davvero minime. La scarcerazione dell’uomo era avvenuta nel 2006 ed i suoi clienti erano aumentati del 300% e si era estesa l’attività del caffè.

 

formigoni-in-vacanza-con-dacco-gratisLa testata giornalistica Repubblica ci parla di vacanza pagate da Pierangelo Daccò a Roberto Formigoni, questo il contenuto in parte, della confessione dell’amico del Governatore della Lombardia.

Le vacanze di Formigoni sono state pagate da Daccò da molti anni, si parla di tre capodanni ai Caraibi, e alle Antille, la confessione aspetta conferme. Se così fosse, crollerebbe la difesa di Formigoni che ha sostenuto di aver restituito il pagamento delle sue vacanze agli amici. Un marinaio dello yatch Ad Maiora, avrebbe ammesso che l’imbarcazione era a disposizione di Formigoni, dal mese di giugno a quello di settembre, per un totale di 30 mila e 50 mila euro all’anno. Così anche Pierangelo Daccò, nel carcere di Opera dal 15 novembre,  ha ammesso ciò che lo riguardava ai magistrati.

finale-emilia-tendopoliAncora paura per gli abitanti di Modena e Ferrara, dove dalle 20 di venerdì sera alle 7 di stamattina, sono state registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, 58 scosse. Sono state di media e bassa intensità sismica, una sola scossa di magnitudo pai a 2.7 della Scala Richter con epicentro a Finale Emilia è stata avvertita dalla popolazione. In questa zona le persone che dormono nelle tendopoli sono circa 2000, distribuite tra le proprie auto e roulotte. Sono diventate sette le notti trascorse nelle tende. Il sindaco Fernando Ferioli, ha eseguito, accompagnato dai Vigili del Fuoco, sopralluoghi nelle zone interessate.

Nella provincia di Latina, precisamente tra Sermoneta e Norma, è stata avvertita una scossa di magnitudo pari a 2.4° della Scala Richter alle ore 23.46 di ieri sera. Ed un’altra scossa di magnitudo 2.0 in provincia di Cosenza, tra Castrovillari, Frascineto e San Basile.

quarto grado testimonianze brindisiNella trasmissione di Rete Quattro, condotta da Salvo Sottile, ad apertura della trasmissione di stasera sono stati mostrati due fotogrammi dove appare il viso del presunto killer dell’ attentato di Brindisi. Dai fotogrammi mostrati in esclusiva a “Quarto Grado”, si vede un uomo in giacca scura, pantaloni e camicia chiara, porta scarpe sportive e ha il viso parzialmente coperto da occhiali da sole.

Da questi due fotogrammi, sembra abbia un’altezza media, capelli corti e neri. Per il momento nessuno sembra aver riconosciuto l’uomo che fugacemente appare alle telecamere del chiosco che si trova fuori la scuola “Falcone Morvillo”. Sembra che il filmato sia stato fatto visionare anche ad alcuni esponenti facente parte della malavita locale, ma non è stato riconosciuto da nessuno.

Secondo gli inquirenti, non si tratterrebbe di un esperto, altrimenti non avrebbe fatto l’errore di farsi riprendere dalle vicine telecamere. Intanto gli inquirenti stanno ipotizzando che sia stato utilizzato del tritolo per causare l’esplosione di una settimana fa che per il momento resta senza un nome e senza un perché, solo un volto sul quale continuare a indagare.

maggiordomo-del-papa-arrestatoLa Gendarmeria Vaticana stava svolgendo delle indagini su una fuga di notizie riservate, e sospettava degli uomini più vicini a Benedetto XVI. Il responsabile della fuga di notizie è stato finalmente arrestato, è Padre Gabriele, maggiordomo del Santo Padre.

Paolo Gabriele doveva assistere durante l’intera giornata il Santo Padre, dalla mattina, quando aiutava il Papa nella vestizione, a quando celebrava la messa privata nella Cappella dell’Appartamento. E poi in tutte le riunioni, era presente Padre Gabriele, soprannominato Paoletto, sedeva alla tavola del Pontefice, ed aveva le chiavi degli uffici e stanze dove erano custoditi i documenti. L’accusa è che Paolo Gabriele si sia impossessato di documenti segreti e li abbia passati ad alcune testate giornalistiche, in cambio di compensi, oppure a scrittori, che le trasformavano in fonti per scrivere libri.

Tra  i documenti, la lettera di Monsignor Viganò a Benedetto XVI del 2011, letta nella trasmissione di Luigi Nuzzi, Gli intoccabili; e le lettere private del Papa, che Nuzzi avrebbe utilizzato nel suo libro: Sua Santità:le carte segrete di Benedetto XVI.

Il Papa informato dell’arresto, partecipa agli eventi con dolore.

Molti altri documenti sono stati ritrovati nella casa, dove Paolo Gabriele abitava con la moglie e tre figli. L’assistente di camera, lavorava con il Papa dal 2006.