I turisti in visita alla cattedrale di Palermo, uno dei luoghi simbolo del capoluogo siciliano, rimangono a esterefatti davanti a quello che si trovano di fronte tra le navate dell’imponente struttura nel cuore della città, dei fogli affissi su improvvisati parallelepipedi grigi indicano la direzione per il bagno che si trova alle spalle dell’altare.

Non sono pochi quelli che storcono il naso, indispettiti dall’insolito posto che ospita la toilette e dai segnali improvvisati che costeggiano una delle navata.

Mai visti cartelli simili in un luogo sacro come una chiesa. – dice Giuseppe, in vacanza con un gruppo di amici in Sicilia – Sembra offensivo mettere un bagno proprio dietro l’altare».

Tra stupore e incredulità, infatti, i fedeli sono costretti ad aggirare la balaustra di marmo che delimita la zona dell’altare per poter raggiungere il bagno, seguendo le scritte «Wc toilette» che ne indicano la direzione. «Non ci posso credere – dice uscendo una fedele – come si fa a mettere un bagno dietro all’altare?

i turisti rimangono sbalorditi nel vedere una simile scena in una delle cappelle laterali della Cattedrale, meta di visitatori e di fedeli. Molti si limitano a mostrare disappunto qualcun’altro scatta anche una foto. Gli stessi fedeli sono costretti a fare zig zag tra gli affreschi e i marmi che impreziosiscono la cappella del beato Geremia prima di poter raggiungere il bagno. Ad aiutarli però ci sono loro, le scritte ”Wc toilette” che indicano la direzione giusta. “Purtroppo non ci sono spazi, quello e’ l’unico posto in tutta la cattedrale dove poter mettere il bagno – dice al telefono all’Ansa padre Filippo Sarullo –

“Mi spiace per le lamentele dei fedeli, ma preferiamo garantire un servizio piuttosto che non fornirlo – continua ancora il sacerdote – Tra l’altro quello è un altare dove non si celebra, il tabernacolo non conserva l’eucarestia. Quello si’ che sarebbe grave”.