Come hanno già fatto altre grandi metropoli come Roma, Firenze, New York e Parigi anche Venezia vuole dire basta ai lucchetti dell’amore.
In passato, ci si era già provato con multe da 5 mila euro, oggi a chiedere uno stop ai lucchetti degli innamorati è lo scrittore Alberto Toso Fei con la iniziativa Unlock Your Love, una cartolina con un lucchetto rosso a forma di cuore aperto.
I “bigliettini”, chiamiamoli così, dovrebbero essere messi insieme a un nastrino rosso sui lucchetti come atto di protesta contro l’ennesima forma di degrado che colpisce Venezia.
Sono quasi 2 mila i cartoncini appesi sui ponti lagunari, in particolare nelle aree di Rialto, San Marco e Accademia. Proprio quest’ultimo ponte, l’unico di legno in città, è stato già oggetto dell’intervento, cesoie alla mano, degli uomini inviati dal commissario prefettizio per eliminare parte dei 20 mila lucchetti che si stima vi siano stati attaccati
“Un’ottima idea che ha l’appoggio pieno dell’amministrazione comunale”, fa sapere il commissario straordinario Zappalorto, che definisce i lucchetti “un segno di inciviltà e di disprezzo per i monumenti storici della città, che sono rovinati da una ferraglia antiestetica e anche molto dannosa a causa della ruggine e degli ossidi che i lucchetti rilasciano col tempo”.
Fino a domenica prossima, i veneziani residenti e gli amanti della città potranno apporre sui luoghi ‘sensibili’ dei cartellini in più lingue, in cui è raffigurato un lucchetto a forma di cuore aperto, e in cui si spiega che il gesto compiuto è contro il buon senso e l’amore stesso.
“La scintilla è esplosa e si è trasformata in un incendio virale -ha commentato soddisfatto Toso Fei – che sta contagiando i veneziani e anche i turisti, sia pure in misura minore”. Per il promotore dell’iniziativa, “la quasi totalità di chi appone un lucchetto non ha la percezione di fare qualcosa di vandalico, per di piu’ in una città fragile come Venezia”.