Una violente scossa di magnitudo 6.8 della scala richter è stata registrata in Birmania mentre in Italia era ancora notte (7:42 ora birmana) ed altre due di intensità minore si sono registrate nelle ore successive.
L’epicentro del violento sisma è situato nella regione mineraria a nord della città di Mandalay, la seconda città del paese per numero di abitanti, dove la scossa è stata avvertita con particolare intensità, seminando panico.
Poche ed incerte risultano al momento le informazioni su i danni. Le vittime ufficiali attualmente sono 13, ma centinaia sono i dispersi e si teme dunque che il bilancio possa salire rapidamente. La regione colpita, l’epicentro è a Shwebo (nord diMandalay), un’importante area mineraria per l’estrazione dell’oro, è poco sviluppata e le informazioni arrivano con difficoltà.
Dalle prime informazioni risulterebbe che le vittime finora accertate, siano state registrate nel crollo di un ponte e di una miniera d’oro nel distretto di Sinktu.
Sicuramente ingenti sono i datti al patrimonio storico artistico del paese. Numerose pagode e antichi templi buddisti risultano danneggiati e crollati, suscitando allarme negli abitanti del luogo che interpretano ciò come cattivo auspicio.
Il territorio Birmano, non è nuovo a questi eventi, ma di certo non pronto a fronteggiarli. Nel 1988, un terremoto di pari intensità nella regione a confine con la Cina, aveva procurato al paese 1000 vittime.