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tassi di interesse

Federal-Reserve-1Il presidente della Federal Reserve Americana Janet Yellen ha assicurato che le manovre che interessano il rialzo dei tassi di interesse saranno caratterizzate dalla cautela. La presidente ha quindi affermato che la Fed possiede uno ‘spazio di manovra’ alquanto considerevole qualora fossero richiesti nuovi stimoli sulla questione. La situazione attuale si propone infatti incerta, così come gli sviluppi internazionali e le previsioni per l’inflazione. Alla luce di una tale volatilità, Janet Yellen ha quindi rassicurato gli economisti con un discorso mirato, pronunciato all’Economic club di New York.

La Yellen ha sottolineato che l’aumento dei tassi messo in piedi a dicembre deve essere considerato come un piccolo passo che riflette la buona salute dell’economia americana e che rafforza le congiunture positive che si stanno attuando negli States. Nei prossimi periodi gli incrementi potrebbero quindi essere graduali ed è indispensabile che tutti procedano in modo cauto, perché le previsioni della Fd non sono certamente ‘un piano scritto nella pietra”.

Le parole riflettono un pensiero comune, ovvero se l’economia si prepara ad accelerare potrebbero presentarsi degli aumenti, ma ogni decisione dovrà essere presa in base ai dati raccolti. La Yellen ha quindi affermato che le condizioni attuali sono meno favorevoli rispetto a quelle registrate nel mese di dicembre dello scorso anno. Le ragioni possono essere ricercate nella volatilità dei mercati esteri e nella spinosa questione del petrolio, in quanto un rialzo dei prezzi del greggio potrebbe attualmente causare dei danni molto seri alle economie dei mercati internazionali. La presidente ha quindi affermato che dati positivi arrivano dall’occupazione negli Stati Uniti che si propone in continuo aumento, ma ogni decisione presa dall’organismo non potrà mai essere ‘di petto’, ma in stretto legame con gli sviluppi e con le possibili ricadute che possono registrarsi a livello internazionale.

Cauta e graduale, questa è quindi la politica che la Fed ha scelto di adottare da qui ai prossimi anni. La decisione di alzare i tassi di interesse a dicembre seguiva un immobilismo di anni, perché l’ultima volta che l’organismo aveva deciso di procedere con la manovra di rialzo era il 2006. Sono passati dieci anni e gli scenari internazionali sono infinitamente cambiati. L’invito della Yellen è quindi un inno alla fiducia, ovvero a pensare alle azioni come necessarie, ma sicuramente graduali, caute e soprattutto ponderate sulla base di una raccolta dati continua, che interessa gli States e tutte le economie internazionali.

mario draghiLa notizia ha sorpreso gli addetti ai lavoratori e l’intera Europa, perché la BCE a deciso di tagliare i tassi di riferimento del costo del denaro, mentre il programma di acquisto dei titoli di stato sta raggiungendo quota 80 miliardi. Le nuove manovre interessano anche l’acquisto di bond che verranno emessi dalle aziende più solide e non solo i titoli i stato.

Queste sono le principali manovre attuate nei giorni scorsi dal governatore Mario Draghi, che al momento della dichiarazione hanno letteralmente fatto lievitare le borse in tutto il mondo e deprezzato con effetto immediato l’euro. La manovra si è quindi stabilizzata poco dopo, lasciando spazio ad una volatilità annunciata che ha fatto gonfiare come una bolla di sapone i listini europei. Immediato si è proposto l’avvio della discussione nelle sale operative sui dettagli delle nuove operazioni di finanziamento agevolato, che saranno quattro e avranno inizio da giugno del 2016. Le scadenze saranno più lunghe delle precedenti, da tre a quattro anni e i tassi potranno scendere verso orizzonti negativi. Le banche potranno quindi prendere denaro in prestito e verranno pagate per farlo, ma solo se riusciranno a metterlo in circolo e non a chiuderlo in caveau o utilizzarlo per acquistare ‘rassicuranti’ titoli di Stato.

Il governatore Mario Draghi ha quindi spiegato che le nuove mosse sono state attuate per agevolare l’accesso al credito e per riportare l’Eurozona all’obiettivo del 2% di inflazione. Il governatore ha dichiarato che la BCE intende sfruttare le sinergie che possono instaurarsi fra i diversi sistemi e capovolgere una situazione che vede la zona Euro in negativo a partire dai primi mesi del 2016. Alla politica Draghi ha quindi chiesto di dare ascolto alle direttive dell’Unione Europea, il che è avvenuto in modo limitato nel corso del 2015 e in riposta a chi additava la banca centrale di immobilismo, Draghi ha fatto presente che la manovra appena adottata si è proposta come una chiara dimostrazione che la Banca Centrale Europea è pronta ad intervenire e a dimostrare la sua disponibilità al direttorio.

Mario Draghi Superman? Stando alla stampa di settore economico sì, anche se la natura accomodante della stagione finanziaria in corso sembra proprio non concludersi. Le notizie che hanno fatto seguito alla decisione di tagliare i tassi sono però apparse come un diversivo, che oscura i reali problemi che il Vecchio Continente sta vivendo dal punto di vista economico e finanziario, ovvero la revisione al ribasso degli indicatori macroeconomici che rivela uno stato di salute non perfetto per l’economia europea, almeno fino a questo momento.