Così vicina, ma al contempo così lontana, la Svizzera è chiamata in questi giorni alle urne per eleggere le due Camere che compongono il suo Parlamento, ovvero il Consiglio degli Stati, i Cantoni, e il Consiglio Nazionale. Le urne si sono chiuse domenica alle ore 12.00 e secondo le prime proiezioni le elezioni avrebbero registrato un’avanzata senza precedenti della destra populista anti immigrati, il partito Udc-Svp.
La notizia è stata diramata da Ticino News nella regione dell’Argovia, dove le urne si sono chiuse per prime e dove il partito populista avrebbe registrato una vittoria schiacciante. Un altro forte segnale è giunto dal cantone dei Grigioni, dove sembra essersi assestata la vittoria di Magdalena Blocher, figlia del fondatore del partito populista Christophe Blocher e già diventata per tutti la nuova Marine Le Pen.
Secondo le prime proiezioni, la Svizzera sta quindi registrando uno spostamento significativo verso la destra nazionale, con l’Udc-Svp che si assesta al 28%, guadagnando l’1.8% rispetto alle elezioni del 2011 e il partito socialista, seconda forza del paese, fermo allo 18.6% e quindi in perdita rispetto alle precedenti elezioni dello 0.1%.
La vittoria della destra nazionalista potrebbe essere dovuta alla scelta di improntare la campagna elettorale su un unico argomento, quello dell’immigrazione, quindi la vittoria alle recenti elezioni potrebbe spostare significante l’ago della bilancia verso destra e permettere a Christophe Blocher di guadagnare la maggioranza dei seggi nel paese elvetico.
Nel frattempo, la Svizzera e l’Europa intera attendono l’esito di queste elezioni, aperte giovedì nei cantoni più popolosi e proseguite fino a ieri all’ora di pranzo. Successivamente i cittadini elvetici saranno chiamati a votare il Consiglio Federale nella giornata del 7 dicembre, quindi i risultati di questa prima tornata saranno significativi della proiezione politica di questo Stato, così piccolo ma così potente e strategico dal punto di vista geografico.