Il discorso che papa Bergoglio ha inviato oggi a tutto il mondo da Strasburgo ha voluto essere “un messaggio di speranza e di incoraggiamento“. Esordisce così papa Francesco nell’emiciclo del Parlamento europeo, dove 26 anni dopo la visita di Giovanni Paolo II, che finora era stato l’unico Papa a parlare all’Europarlamento nel 1988.
Il discorso di Bergoglio ha toccato dei temi molto importanti, che sono anche al centro dell’agenda Ue. Ad esempio nel suo discorso il papa ha parlato di lavoro, ambiente, temi eticamente sensibili, migranti, difesa della famiglia, esortando gli eurodeputati “a lavorare perchè l’Europa riscopra la sua anima buona”. Si è dovuto interrompere più volte per gli applausi, e alla fine c’è stata una standing ovation per lui dall’assemblea. Il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, che aveva invitato il Papa, considera il discorso di Bergoglio un incoraggiamento e “la strada strada per un buon futuro”. Lo scopo principale di Bergoglio è quello di far sì che l’uomo non diventi uno strumento nelle mani dell’economia, un ingranaggio in una catena di consumo, ma il centro delle operazioni europee.
Il papa poi ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, quello della Commissione Jean-Claude Juncker e quello di turno del Consiglio dell’Ue, il premier italiano Matteo Renzi. “Un intervento profondamente condivisibile: un discorso politico, quando la politica è una cosa seria, con la P maiuscola”, ha dichiarato il nostro primo ministro. Ma non tutti sono d’accordo: Jean Luc Melenchon, ad esempio, il ‘tribuno’ dell’estrema sinistra francese, ha abbandonato l’aula del Parlamento durante il discorso di Papa Francesco: “Non ammetto la presenza di religiosi nell’emiciclo, né nel dibattito pubblico quando si parla di leggi”. Il Pontefice invece ha richiamato le radici cristiane del continente: “Un’Europa che sia in grado di fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità”, può essere “più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno, anche per il grande vuoto ideale a cui assistiamo nel cosiddetto Occidente, perchè è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza”.