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Lo stalker di Monica Leofreddi è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione

Feb 5, 2014

Monica Leofreddi

Finalmente è giunta un po’ di pace e serenità per la giornalista e conduttrice Monica Leofreddi, grazie alla sentenza emessa proprio ieri, martedì 4 febbraio. Lo stalker che la stava ormai perseguitando da ben quattro anni, è stato finalmente dichiarato colpevole e costretto alla prigione per un anno e sei mesi. Monica Leofreddi può tirare un sospiro di sollievo, ma l’esperienza drammatica l’ha profondamente segnata.

Monica Leofreddi si ritrovò a dover limitare le sue uscite da casa, con il timore di essere assalita da quest’uomo, Goffredo. Inoltre, temeva per l’incolumità del figlio, poiché lo stalker cercò di ottenere la sua custodia, anche se ancora non sappiamo come abbia fatto. Questo individuo è riuscito ad entrare nella casa dei genitori di Monica Leofreddi fingendosi un commercialista e ottenendo tutti i suoi dati bancari.

Lo stalker non ha negato nessun tipo di accusa e ha ammesso di amare intensamente Monica Leofreddi. Fortunatamente, questa potrebbe essere la fine di un incubo che l’ha resa “invalida” per anni.

Monica Leofreddi è vittima di stalking da ormai 4 anni e non riesce più a vivere

Gen 21, 2014

Monica Leofreddi

Monica Leofreddi è una brillante e affascinante conduttrice televisiva che da circa quattro anni è vittima di stalking, una delle più terribili persecuzioni che una donna possa subire nel corso della sua vita. La donna conosce l’identità dell’uomo, Goffredo Imperiali di Francavilla, ed è in corso un processo per incriminarlo.

Monica Leofreddi racconta di come sia diventato impossibile vivere una quotidianità normale, poiché quest’uomo era sempre nei paraggi e temeva per la sua incolumità, ma anche per quella dei suoi figli. Si è trovata costretta a cambiare abitazione per poterli proteggere, ma lo stalker è riuscito a scoprire ogni sua mossa, considerato il fatto che grazie ad abilità innate, è riuscito ad avvicinarsi a persone legate a Monica Leofreddi scoprendo tanti particolari.

A febbraio ci sarà un’altra udienza a riguardo e speriamo che Monica Leofreddi possa ottenere un po’ di giustizia e tornare a vivere, considerato il fatto che perfino le visite a casa dell’ex marito con i figli si sono rivelate impossibili.

Luisa Corna: “Il mio stalker è una donna”

Ott 10, 2013

Luisa Corna

Qualche giorno fa avevamo parlato di Luisa Corna, decisa a sporgere denuncia per stalking nei confronti di una persona che da circa un anno non la lasciava vivere: email, messaggi minatori, offese gratuite e molto altro ancora. Pare che dopo poco dall’inizio delle indagini sia stata scoperta l’identità dello stalker e pare sia una donna, molto vicina a Luisa Corna dal punto di vista professionale.

Luisa Corna avrebbe ritirato la denuncia appena scoperta l’identità della donna stalker, che purtroppo non conosciamo. Tutto ciò che possiamo dire è che la misteriosa donna lavora a stretto contatto con Luisa Corna e per questo motivo era a conoscenza di tutti i suoi spostamenti, anche minimi.

Luisa Corna si dimostra parecchio provata riguardo la situazione, reduce da alcune notizie poco carine riguardo la sua presunta relazione con Umberto Bossi, il quale avrebbe avuto un ictus proprio in sua compagnia, anche se Luisa Corna ha sempre smentito tali affermazioni.

Uccise il marito stalker: Fu legittima difesa, assolta

Ott 24, 2012

La donna accusata dell’omicidio del marito stalker, è stata assolta per legittima difesa dopo aver subito anni di violenze, si difende colpendolo con un coltello. La III Corte d’Assise di Roma ha assolto la donna che aveva ucciso l’uomo, la sera del 27 gennaio 2004, assolta con formula piena. Le coltellate furono 14, ed il corpo è stato restituito dal mare di Ostia, il cadavere era stato gettato nel fiume Tevere, con dei pesi da sub alla cintura, il corpo avvolto in un tappeto.

Luciana Cristallo piange quando racconta ciò che è accaduto, perché dice, si poteva evitare. Il pm chiede l’ergastolo sia per Luciana Cristallo che per il suo compagno, Fabrizio Rubini, per omicidio premeditato di Domenico Bruno. Alla lettura della sentenza, la donna dice: è una liberazione, non volevo uccidere il padre dei miei figli, ma lui mi stava strangolando.

L’accusa aveva portato avanti la tesi che la donna, con il suo attuale compagno aveva organizzato l’omicidio del marito, che la perseguitava da anni. La difesa è riuscita a dimostrare, al contrario che la donna è stata perseguitata dall’uomo, e che aveva subito soprusi. Sposati 22 anni fa, con quattro figli, poi la fine del loro rapporto, e l’uomo che non riesce ad accettare le cose. Pedina la donna, la perseguita e la maltratta ripetutamente.

La donna disperata ha querelato l’uomo per ben due volte, e proprio la sera dell’omicidio, l’uomo era andato a casa della sua ex moglie , per chiederle di ritirare la querela per lesioni e percosse. La donna si rifiuta di ritirare la denuncia e l’imprenditore calabrese tenta di strangolarla.