Nonostante le numerose preoccupazioni e la grandissima disposizione di soldati e polizia, Papa Francesco è arrivato a destinazione. Lo Sri Lanka dà così il benvenuto a Francesco, il quale ha già ammesso che il ruolo delle religioni è decisivo visti gli ultimi attacchi terroristici avvenuti in questi giorni. Non si parla solo di Parigi, ma anche di altri luoghi dove vi sono le stragi di Boko Haram, qualcosa che i media principali hanno ignorato per qualche tempo per concentrarsi sulla Francia. Lì vi sono corpi a perdita d’occhio, ma non per questo bisogna perdere la fede e la speranza per un mondo migliore.
“We love you, Papa Francis!”. Ti amiamo, Papa Francesco. Sono questi i numerosi cartelloni che hanno reso noto come lo Sri Lanka ha voluto dare un benvenuto di primo grado. Diversi elefanti bardati hanno dato il via ad un corteo tutto particolare, in vista di quello che è un incontro a più diramazioni. Un incontro che se vogliamo, è stato anche per incoraggiare i cattolici presenti sull’isola. Al centro di tutta questa faccenda è però l’argomento religioni. Sono tante, sono così diverse le une dalle altre, ma Papa Francesco ha comunicato che l’amore ed il rispetto per ogni persona deve esservi senza differenza d’etnia o religione.
“E’ una costante tragedia che diverse comunità sono in guerra tra di loro” ha ammesso il Papa, ritornando così sul tanto problematico tema del terrorismo. Sfruttare il tema religioso per commettere atti di violenza ed omicidi non è mai una buona causa, anche se lo scritto ha radici antichissime. Come detto da Francesco, non è facile superare l’amara eredità d’ingiustizie, ostilità e differenze lasciate dai conflitti passati ma non impossibile. Si può certamente realizzare come queste guerre siano inutili solamente superando il male con il bene e coltivando le virtù per le quali l’umanità è capace di fare cose grandiose.