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vaticanoParte oggi il nuovo piano di sicurezza per il Giubileo, l’anno santo che sta per cominciare e Roma e in tutta Italia. 2mila sono gli agenti impegnati a setacciare la città dotati di giubbotti antiproiettile, i quali sorveglieranno punti sensibili della Capitale, dalle stazioni dei treni alle fermate degli autobus, passando per i luoghi di aggregazione della movida romana. Si tratta di misure preventive, di una sorta di ‘prova generale’ che verrà attuata con maggiore intensità il giorno 8 dicembre, quando la Porta Santa verrà aperta in occasione dell’inizio del Giubileo.

Nella giornata di ieri, Roma ha vissuto l’ennesimo falso allarme in via del Traforo, dove era stato segnalato un pacco sospetto. Il pericolo non sussisteva, in quanto si trattava di un pacco innocuo, ma il prefetto Gabrielli si è rivelato deciso sull’argomento, in quanto ha affermato che ogni segnalazione verrà presa ‘sul serio’ e sarà controllata nel minimo dettaglio dagli agenti preposti all’ordine nella Capitale.

Il prefetto ha ricordato che eventi come il falso pacco bomba di ieri subiranno un’escalation nel corso dei giorni, ma che il compito della polizia sarà quello di controllare e di proteggere la cittadinanza e i pellegrini da ogni minimo sentore di pericolo. Il piano di sicurezza pensato per il Giubileo è quindi iniziato, e da oggi è ufficialmente operativa l’ordinanza che permette di rafforzare ulteriormente i controlli nel tessuto urbano.

Mancano due settimane all’inizio dell’Anno Santo, e secondo il prefetto Gabrielli questo periodo di tempo servirà come prova generale per gli agenti e anche per tutti i vertici, al fine di conoscere alla perfezione il territorio e le sue dinamiche. La fase di rafforzamento delle forze dell’ordine servirà in primo luogo per aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini e anche per garantire che ogni manifestazione legata all’Anno Santo si svolga in totale sicurezza per i pellegrini.

Tutto questo non minerà la libertà dei cittadini e dei turisti, perché nell’anno del ‘Giubileo ai tempi dell’Isis’, come è stato definito dallo stesso prefetto, ciò che la Santa Sede desidera è che le persone arrivino sicure e felici nella Capitale per rendere il loro omaggio e le loro preghiere nei luoghi di culto più importanti del paese.

italia-14Ma Ding ricercatrice e direttore dell’Istituto per la Sicurezza di Internet all’università per la Pubblica Sicurezza di Pechino, ritiene  visto che lo smartphone della Apple ha la funzione ‘luoghi frequenti’, e può essere attivata o disattivata dagli utenti, potrebbe essere utilizzata per raccogliere “dati estremamente sensibili”.

E così è partita, dagli schermi della tv di Stato Cctv, l’ultima crociata cinese contro un colosso americano. Gli iPhone, che hanno la capacità di monitorare e  di localizzare gli utenti, sono una minaccia alla sicurezza nazionale.

Nel servizio messo in onda dalla tv cinese, alcuni ricercatori spiegano quindi come tutti coloro che sono in grado di accedere a questi dati possono anche venire in possesso di informazioni molto riservate, come quelle relative alla situazione economica della Cina. O anche veri e propri segreti di Stato.

Nel servizio televisivo non poteva mancare il riferimento al Datagate e alle rivelazioni di Edward Snowden, secondo cui la Nsa americana spia anche la leadership cinese. Con le banche dati di tutte le principali aziende tecnologiche Usa ,si cita anche Microsoft e il suo sistema operativo Windows 8, che vengono definite “una miniera d’oro di informazioni”.

Del resto hanno iPhone molti funzionari del governo di Pechino e molti top manager delle più grandi aziende cinesi. Persino la first lady Peng Liyuan, moglie del presidente Xi Jinping, è stata fotografata mesi fa mentre usava un iPhone.

brazuca-mondiali-2014Finalmente si comincia alle 22 il via con Brasile-Croazia, sabato l’Italia. L’inaugurazione sarà blindata con il paese a rischio paralisi.

In Brasile si parte nel caos con l’arretratezza dei lavori e degli standard di sicurezza di molti impianti, anche il  San Paolo e la sua Arena Corinthians ,sede della partita inaugurale della Selecao e della cerimonia di apertura di Brasile 2014, non sarebbe stata testato alla sua piena capacità, violando così una normale procedura di sicurezza riguardante l’apertura al pubblico di un impianto sportivo.

La partita di test è stata infatti la sfida tra il Corinthians U17 e il Corinthians U20, e con un pubblico ben inferiore  dal tutto esaurito, l’impianto verrà aperto giovedì andando di fatto contro i regolamenti della stessa FIFA che prevede la replica di un “soldout matchday experience” prima di dare l’ok per l’apertura al pubblico.

Jerome Valck, segretario generale della FIFA, circa un mese fa puntualizzò “E’ basilare che tutte le strutture vengano testate in condizioni di tutto esaurito anche in caso di strutture temporanee.

E che dire poi dell’ Arena de Amazonia di Manaus, che sabato ospiterà la gara Inghilterra-Italia che sembra un campo di patate! Il manto erboso presenta diverse striature gialle, come se l’erba fosse bruciata, la delegazione inglese ha chiesto chiarimenti alla Fifa che ha risposto: ” il pessimo stato dell’erba è dovuto alla mancata illuminazione”.

La Fifa ha inoltre specificato di essersi raccomandata che di notte l’erba fosse rischiarata da apposite lampade per favorire la fotosintesi. Raccomandazione  disattesa da Manaus, Natal (dove il 24 l’Italia affronterà l’Uruguay) e Porto Alegre. Risultato: il terreno di gioco dei tre stadi assomiglia a quello dei campi di terza categoria.

Il governo dello Stato dell’Amazzonia si è giustificato dicendo che non fosse necessario illuminare l’erba, vista l’incidenza della luce naturale, ma i fatti smentiscono questa teoria. La Fifa ha escluso lo spostamento, quindi volenti o no la partita si giocherà a Manaus.

Comunque si parte per questa avventura ,augurandoci che sia una festa dello sport e non si avverino le paure di scontri, scioperi,manifestazioni, sui muri delle città gli slogan deprecano la Coppa dei Ricchi, i militanti son pronti a  blocchi stradali, nella polizia, soprattutto a Rio e San Paolo, si temono scontri con i no global. 

 

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  Prororogato il “Patto per Perugia sicura”. Sottoscritto nel marzo del 2008 e già rinnovato nel 2011, il “Patto per Perugia sicura” è stato nuovamente prorogato per un altro biennio. L’obiettivo primario del Patto è quello di contrastare la criminalità, ma anche quello di favorire l’intervento sociale degli enti locali. La proroga è stata firmata in Prefettura, l’impegno delle parti è quello di ”proseguire il proficuo lavoro avviato per affrontare il problema sicurezza, assegnando particolare rilevanza non solo alla tradizionale azione di prevenzione e contrasto della criminalita’ delle forze di polizia, ma anche alle capacita’ di intervento piu’ spiccatamente sociali della Regione e degli enti locali”. Una buona notizia per i cittadini di Perugia, appena sconvolti da un’altra storia di sangue, l’omicidio del giovane Alessandro Polizzi.