Entro dieci anni, ovvero entro il 2025, ben un miliardo di persone avrà il proprio genoma sequenziato. L’enorme mole di dati sul DNA sarà poi inserita in una sorta di “Google del Dna”, come dichiarato da uno studio del Cold Spring Harbor Laboratory di New York, pubblicato dalla rivista PLoS Biology.
Gli esperti e gli studiosi sostengono che tutte le informazioni derivanti dalle analisi del Dna vivrebbero una crescita maggiore dei dati che vengono caricati su YouTube o Twitter ogni giorno, il che, se ci pensiamo, è davvero strabiliante. Significa che conosciamo sempre più e sempre meglio il nostro DNA, come siamo fatti, come funzioniamo davvero.
Entro 10 anni, insomma, si produrranno tra 2 e 40 exabyte di dati genomici all’anno. Una quantità che il nostro cervello non riesce neanche ad elaborare, visto che un exabyte equivale a un trilione di byte (un miliardo di miliardi) e allo spazio di un miliardo di hard disk – ovviamente parliamo di quelli oggi disponibili. “Oggi gli utilizzatori di YouTube caricano 300 ore di video ogni minuto – racconta Michael Schatz – e le proiezioni indicano che si arriverà entro il 2025 a 1700 ore al minuto, cioè 2 esabyte all’anno”. I dati sul DNA supererebbero di gran lunga queste cifre, già di per sé molto alte.
Google dal canto suo, su richiesta degli scienziati, si sta attrezzando a sostenere questa immensa molte di dati, offrendo internet veloce, grandi spazi di stoccaggio, algoritmi che ottimizzano i risultati e ricercatori di grande esperienza. Lo scopo di questo grande progetto sul DNA è cercare di capire di più le nostre malattie, che tipo di trattamenti vanno applicati, nonché rispondere alle grandi domande sulle nostre origini.
Si potrà raggiungere così una sorta di censimento sanitario totale di tutta la popolazione, tale da produrre un netto incremento della nostra aspettativa di vita. Sconfiggeremo, entro dieci anni, tutte le malattie?