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lambo3-kBmH-U103010577649031FG-568x320@LaStampa.itCon uno smartphone o con un iPhone si possono salvare con una semplice foto le prove d’acquisto, le multe, o le ricevute varie.

Oggi che la maggior parte dei pagamenti vengono fatti con carta di credito o bancomat, la ricevuta al contrario è  quasi sempre  ancora su carta.

Siamo sempre più digitali, che bello! e si, non sarebbe un problema se non fosse che la garanzia di tutti i prodotti acquistati è legata proprio alla data di emissione stampata sugli scontrini e che gli stessi, stampati per lo più su carta termica, il più delle volte si cancellano nell’arco temporale dei 24 mesi che è la durata della garanzia.

Non dimentichiamoci poi di tutte quelle volte che abbiamo passato ore a rovistare nei cassetti alla disperata ricerca di una ricevuta! Proprio per risolvere questi problemi è nato LAMBO, app per iOS e Android con cui basta lo smartphone per fotografare e archiviare per sempre lo scontrino nel cloud, e ritrovarlo al bisogno con estrema facilità.

A chi crede che serva la ricevuta originale, gli ideatori consigliano di consultare la guida dei diritti dei consumatori pubblicata sul sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che consiglia di fare una fotocopia dello scontrino per evitare disguidi, e di fatto quindi avvalla la validità di una copia, anche digitale,

Lambo è un sistema di archiviazione articolato perchè prevede sezioni dedicate oltre che agli scontrini fiscali anche per bollette, multe, tasse, utenze varie; anche se resta aperta la diatriba sul valore legale dei documenti digitali con la pubblica amministrazione.

 

fisco-irregolaritàLa Guardia di Finanza sta effettuando controlli di massa in tutta Italia degli scontrini e delle ricevute fiscali emesse. Da ciò è risultato che uno su tre, di oltre ventimila controlli, evade il fisco. I controlli sono cominciati nei primi mesi del 2012 in diverse città, come Cortina e Capri, ma anche a Milano, Roma, Napoli, Palermo e la riviera romagnola.

Inoltre durante i controlli sono stati scoperti 1.136 lavoratori in nero, 24 datori di  lavoro evasori totali. La Guardia di Finanza si è impegnata anche nella lotta alla pirateria, sequestrando 4 milioni di prodotti falsi. Inoltre dei controlli saranno effettuati sulle case vacanze, a volte affittate senza rilasciare ricevuta fiscale. Questo problema interessa anche le città universitarie.