Rossella Urru dopo il lungo viaggio nel deserto africano arriva in Sardegna. A Samugheo, paese natale, esplode la festa quando l’auto che la trasporta l’attraversa. Il primo pensiero è per il popolo, dopo 270 giorni di prigionia, Grazie per non averci lasciato soli. Un ricordo va poi a tutti i rapinatori e a tutti i popoli sofferenti dell’Africa.
La Urru aggiunge che non sapeva di essere così seguita in Italia e a nome dei miei genitori, vi ringrazio. La folla festante sottolinea con applausi le sue parole. La cooperante ha poi aggiunto che tornerà in Africa, e poi ricorda Giovanni Loporto, che è stato rapito in Pakistan ed è ancora nelle mani dei sequestratori.