Quello che sembrava essere un fenomeno ad un’unica direzione, si è trasformato in una vicenda tutta da ridere, che nasconde però la richiesta di abbandonarsi ad una seria riflessione sociale. Si tratta della vicenda poor kids vs rich kids, ma di cosa si tratta?
Nella stampa on line e in tanti siti web spopolano le immagini dei ricchissimi figli degli oligarchi russi e degli imprenditori turchi, di una fetta di popolazione privilegiata che può permettersi qualunque cosa, dalle automobili dorate fino alle magnum di champagne, dagli orologi in platino fino alle vacanze nei luoghi più esotici del mondo.
A questi ragazzi piace immortalare la loro ricchezza, che ostentano e sfoggiano nelle strade di tutto il mondo e pubblicano nei canali social. In particolare, la raccolta rich kids of Russia e rich kids of Turkey ha fatto il giro del mondo. Si tratta di un account anonimo di Instagram che raccoglie le foto più emblematiche di questo fenomeno sociale, che dimostra come in paesi caratterizzati dalla povertà e dai divari sociali esista una manciata di giovani che si concede una vita sopra le righe.
Proprio gli stessi autori dell’account sembrano però essersi giocati l’arma dell’ironia, aprendo un profilo che si propone contrario e che annovera le immagini dei poor kids of Russia e dei poor kids of Turkey. Le immagini fanno sorridere ma anche riflettere, perché al posto di Rolex dorati i ragazzi si fotografano l’orologio trovato nel fustino del detersivo, al posto di scintillanti Spa mostrano pesi costruiti con mezzi di fortuna e ai piatti preparati da chef stellati controbattono con pentoloni pieni di uova e di verdure di campo.
La ricchezza viene quindi contrastata con la povertà, ma soprattutto con l’arma dell’ironia, perché le movenze e le angolature delle immagini sono le stesse, ciò che cambia è l’assoluto divario fra gli stili di vita. I profili stanno avendo un successo incredibile in rete e tante persone li visitano per rendersi conto di quanto una manciata di giovani rampolli viziati possa essere diversa dalla totalità della popolazione, chiamata ad arrangiarsi per sbarcare il lunario in paesi dove le guerre e le crisi sociali sono all’ordine del giorno.
