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Ricorso Milan contro le porte chiuse. Il Milan paga i cori razzisti intonati in occasione dell’ultima partita di campionato contro la Juventus e si vedrà quindi costretto a giocare il prossimo match di Serie A, contro l’Udinese, a porte chiuse.

Pugno pesante per la società rossonera che si era già vista chiudere la curva in occasione dell’ultimo incontro casalingo contro la Sampdoria; in quell’occasione il motivo furono i cori di ”discriminazione territoriale” intonati durante Milan-Napoli.

Galliani annuncia il ricorso del Milan in tutte le sedi. Galliani però ha prontamente dichiarato come il Milan farà ricorso contro la chiusura dello stadio, augurandosi che in occasione del prossimo match contro l’Udinese gli spalti possano essere aperti ai tifosi.

”Senza entrare nello specifico, posso solo dire che faremo ricorso in tutte le sedi dove sarà possibile contro la chiusura dello stadio, per cercare di evitare questa punizione. Prima di parlare, chiamo l’avvocato. L’avvocato Cantamessa mi ha detto di dire in tutte le sedì e io dico in tutte le sedi. Secondo lui mi danno punizioni eterne se dico quello che penso” ha dichiarato l’ad rossonero.

 

Italia-Balotelli – Uno dei protagonisti della gara disputata con il Brasile, è stato senza dubbio Mario Balotelli, che con una buona prestazione e con una rete splendida, ha permesso all’Italia di pareggiare. Proprio con lui si parla a Coverciano, dove gli viene chiesto un parere su Totti e su un suo possibile ritorno in azzurro: “Magari, è un fenomeno. Campioni come lui sono sempre ben accetti in squadra”.

Italia-Balotelli: argomento razzismo

Si passa poi a parlare di un argomento più delicato, ovvero quello del razzismo. Mario lo sa bene, visto che spesso si trova in mezzo a queste sgradevoli situazioni: “Mi dà fastidio, mi fa rabbia e mi dispiace. Purtroppo su questo argomento miglioriamo troppo poco”.

Milan – Durante l’incontro di oggi avvenuto a Zurigo sul tema del razzismo, il presidente della FIFA, Joseph Blatter, ha inserito Kevin Prince Boateng nella task force contro le discriminazioni razziali. Il giocatore del Milan ha ovviamente accettato, come spiega lo stesso numero uno della federazione: “E’ stato un piacere incontrare oggi Boateng. L’ho invitato a far parte della task force Fifa contro le discriminazioni e ha accettato. Abbiamo bisogno di personalità forti come la sua per avere esperienza e credibilità”.

Fifa-Blatter: pugno duro contro le discriminazioni

Il tutto è stato scritto sull’account Twitter di Blatter, che poi aggiunge altro, rinnovando l’invito alle autorità nel fare meglio: “Dobbiamo combattere le discriminazioni e la Fifa, con le sue Federazioni, può contare su una rete enorme ma anche le autorità sportive devono mostrare il pugno duro”.

  Inter – Razzismo: UEFA apre inchiestra per cori contro Adebayor. Dopo la Lazio, punita con due turni a porte chiuse a causa del comportamento dei propri tifosi, un’altra società italiana rischia di pagare dazio a causa di una piccola frangia dei propri sostenitori. L’UEFA ha infatti aperto un’inchiesta riguardante un possibile caso di razzismo accorso nei confronti del togolese Emmanuel Adebayor nel corso del match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League a San Siro tra Inter e Tottenham. Il caso in questione verrà esaminato tra un mese esatto, il 19 aprile prossimo. E’ stato lo stesso tecnico degli Spurs, André Villas Boas, a sollecitare l’UEFA affinché qualcosa si muovesse. Anche il centrale francese Gallas, al termine della gara, ammise che ci furono persino tentativi da parte dei giocatori di far sospendere la gara a causa di questi cori discriminatori provenienti dagli spalti.

razzismoIn presenza di segnali di razzismo, quali molesti cori di buu o altri segnali di intolleranza, l’arbitro dovrà investire, tramite il quarto uomo, il Dirigente del servizio di ordine pubblico quale “unico responsabile della decisione di sospendere la gara”. Questa la decisione presa oggi dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive in base alla quale durante le partite di calcio in cui si palesano episodi di razzismo si dovrà adottare la specifica procedura. Dopo il vespaio di polemiche innestato in seguito all’interruzione della partita Pro Patria-Milan, l’Osservatorio ha adottato una linea dura, approvando all’unanimità una determinazione, che si snoda in quattro punti. Le procedure per la sospensione della gara quindi prevedono che in “presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il quarto uomo, il dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara”. Un’analoga informazione potrà essere data dal rappresentante della Procura federale, qualora sia presente. Inoltre il Dirigente del servizio, in presenza di espressioni di razzismo o intolleranza di particolare gravità, valuterà il non avvio o la sospensione dell’incontro per consentire la diffusione di messaggi di ammonimento per le tifoserie, attraverso i sistemi di amplificazione sonora presente negli stadi.