Qualcosa nell’aria, di Olivier Assayas, è una pellicola che si affida per lo più ad un cast composto da esordienti, come Clément Metayer, e si presenta come un prolungamento di L’Eau Froide del 1994. L’ambientazione del film è collocata negli anni della Rivolte francesi, durante gli anni settanta, ed i protagonisti sono un gruppo di giovani ansiosi di cambiare la loro condizione ed allo stesso tempo alla ricerca di una propria affermazione sociale e culturale. I ragazzi di Après Mai, titolo originale della pellicola, non sembrano aver ancora trovato il loro posto nel mondo e come anime tumultuose vagano su e giù per l’Europa, confondendo emozioni ed amori in un luna park generazionale ed ormonale. Questi giovani vivono a Parigi, e tra di loro c’è Gilles, un giovane liceale attratto dai fermenti di politica che si diffondono in quel periodo storico. Come i suoi compagni, esita tra un impegno radicale e delle aspirazioni più personali, passando da rivelazioni amorose a rivelazioni artistiche, in un viaggio che attraverserà l’Italia e finirà a Londra. Gilles ed il suo gruppo di amici sono fragili, vogliono dire, vogliono fare ma poi si fermano improvvisamente, continuano la loro esistenza stabile e conformista, dovranno fare delle scelte dolorose per trovare se stessi, ma anche per diventare maturi, in un’epoca caratterizzata da tumulti e contestazioni.