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160021426-defaultDopo un lungo periodo è riapparso in aula Fabrizio Corona, maglietta bianca capelli e barba lunga. E’ stato assolto.

Il pm aveva chiesto per Corona una condanna a un anno e nove mesi di reclusione per un’evasione fiscale da un milione e 300 mila euro compiuta, secondo l’ accusa, nel biennio 2007/2008 nell’ambito delle attività della sua agenzia.

Ex fotografo che sta scontando una condanna di 15anni di reclusione per estorsioni ai danni di diversi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, condanna che sta attualmente scontando nel carcere di Opera, dal 17 marzo 2013.

“È stato assolto perché il fatto non sussiste – ha spiegato il suo legale, Ivano Chiesa -, e sono state accolte tutte le nostre richieste” “In passato gli sono state inflitte pene troppo alte a partire da quella per il caso Trezeguet – ha proseguito il legale -, stiamo pensando di chiedere la revisione del processo. Chiesa ha aggiunto che Corona  è un detenuto modello . In carcere ha scritto un libro – ha concluso -, partecipa a varie iniziative, gioca a calcio e ha fatto anche lo “spesino”, portando da mangiare ai detenuti”.

Un mese fa Corona ha scritto una lettera indirizzata alla trasmissione Chiambretti Supermarket, della quale sono stati letti alcuni stralci. “Quando sono entrato in carcere sapevo sarebbe stata una battaglia, e in una battaglia ci sono i momenti di inevitabile sconforto, la sensazione di non farcela, ma l’orgoglioso progetto di ricostruzione che ho deciso di fare su me stesso è stato più forte di tutta la m… che mi hanno tirato addosso in questi 480 giorni di galera”, ha scritto tra l’altro Corona. E ancora: “Mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: possibile che alla tua età (ha compiuto 40 anni a marzo) non abbia ancora capito e apprezzato i veri valori della vita? Sei così effimero, così superficiale? Davvero vuoi sprecare la tua vita così? Tra sesso, droga, rock’ n’ roll, sentimenti “patinati” opportunistici e fasulli? Non ci credo. Quanto tempo dovrai stare in carcere per capire quello che veramente stai perdendo? Credi di essere immortale? E se Corona morisse domani che ne sarebbe della sua vita? Cosa ricorderebbero le persone che ti amano di te? Cosa hai lasciato di buono alle tue spalle? Possibile che tu sia così ottuso? Non credo…”.

 

Tiziano Ferro – Prende il via ufficialmente il processo a Tiziano Ferro. Il cantante, secondo quanto rivelano fonti citate da ‘Il Messaggero’, sarebbe accusato di evasione fiscale per 3 milioni di euro. Tiziano Ferro, secondo quanto si apprende, ha violato l’articolo 5 del decreto legislativo numero 74 del 2000, evadendo le tasse nel periodo tra il 2006 e il 2008, quando lui risultava essere residente in Gran Bretagna e non in Italia.

Tiziano Ferro – processo rinviato al 23 dicembre

Nella mattinata di ieri, il nome del cantante era schizzato in cima alla lista delle udienze presiedute dal giudice Lorenzo Ferri, facente servizio al tribunale di latina, che però è prossimo al trasferimento in un altro tribunale. Per questo motivo, il processo di Tiziano Ferro per evasione fiscale è slittato di sei mesi, ovvero al 23 dicembre quando arriverà il giudice sostituto che presiederà l’udienza in cui il cantante è imputato.

‘Ndrangheta – Ha fatto perdere le sue tracce Nico Lo Giudice, uno dei pentiti di ‘ndrangheta più importanti che avrebbe dovuto partecipare al processo Archi-Astrea a Reggio Calabria in cui avrebbe dovuto deporre contro alcuni affiliati alle cosche. Di lui non si hanno più notizie da ieri pomeriggio: Lo Giudice si trovava agli arresti domiciliari in una località segreta, in attesa del processo.

Nico Lo Giudice – cominciano le ricerche del Boss

Stando a quanto affermano fonti della Dda, il pentito si sarebbe reso nuovamente latitante allontanandosi volontariamente dalla località segreta in cui era tenuto. Questa mattina al processo in aula a Reggio, l’ex boss di Reggio Calabria non si è presentato. La Procura poco dopo aver capito che cosa stesse accadendo, ha fatto sapere che sono stati avviati tutti gli accertamenti del caso.

MotoGP – Ha del clamoroso la notizia confermata oggi dalla polizia di Cadice che riporta l’arresto del pilota spagnolo Hector Barbera, pilota della Kawasaki che corre in MotoGP. Il pilota spagnolo è stato arrestato giovedì notte per aver aggredito e picchiato la sua fidanzata. Il tutto è avvenuto a Jerez de la Frontera, dove si correrà il prossimo gran premio.

MotoGP – processo in due settimane

La fidanzata di Barbera è stata ricoverata al pronto soccorso in quanto presentava cicatrici e contusioni dovute ad una pesante litigata nella camera d’albergo. Nella mattinata di venerdì è stata poi dimessa. Ora il pilota spagnolo rischia dai 7 ai 9 mesi di carcere.

  Omicidio Claps: domani Restivo potrebbe parlare. E’ prevista per domani a Salerno la seconda udienza del Processo d’Appello dell’omicidio di Elisa Claps. Voci di corridoio sostengono che l’unico imputato del processo, ovvero Danilo Restivo, potrebbe prendere la parola e rilasciare delle dichiarazioni spontanee. Secondo quanto si apprende Restivo non dovrebbe esporsi riguardo alla vicenda processuale quanto a stati d’animo personali. L’unico imputato dell’omicidio Claps, infatti, sembra sia molto amareggiato per quanto accaduto nella prima udienza del Processo D’Appello, lo scorso martedì e per questo motivo vorrebbe prendere la parola ed esprimere le sensazioni che lo hanno accompagnato in questi giorni tra la prima udienza e la seconda, prevista per l’appunto per la giornata di domani.

  Mafia: parte processo Borsellino quater. Si è aperto quest’oggi il processo quater per la strage di via D’Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Si è tenuta nell’aula della Corte d’Assise di Caltanissetta la prima udienza, gli imputati sono i boss Vittorio Tutino e Salvo Madonia e i tre falsi pentiti autori del depistaggio costato l’ergastolo a 7 innocenti, Calogero Pulci, Francesco Andriotta e Vincenzo Scarantino.

L’avvocato Fabio Repici, il legale di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ha chiesto la citazione come testimone del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che all’epoca dei fatti era Presidente della Camera, motivo per il quale è stata avanzata la richiesta. Spetta ora alla Corte d’Assise decidere se ammetterlo o meno.

Michele Misseri continua ad accusarsi dell’omicidio della nipote ed a cadere in contraddizione rispetto a quanto è stato verbalizzato negli interrogatori. Sentito oggi durante il processo per l’omicidio della piccola Sarah Scazzi, Misseri ripercorre per l’ennesima volta cosa avvenne quel maledetto pomeriggio del 26 agosto del 2010 nel garage di casa sua ad Avetrana, spiegando cosa fece nella zona del pozzo delle campagne di contrada Mosca, dove fu trovato il corpo della ragazza, prende persino una corda dalla tasca della giacca per mimare lo strangolamento della ragazzina, ma viene subito stoppato dal presidente della corte d’assise Rina Trunfio, che lo invita a riporre la corda e a rispondere alle domande perché “non può fare dichiarazioni spontanee”. Ma ancora una volta Misseri commette una delle sue grossolane  gaffe quando afferma: “Ho preso i vestiti di Sarah dopo aver gettato il cadavere nel pozzo quando ce ne siamo andati”, Misseri passa al plurale facendo ipotizzare che sia stato aiutato da un complice.

 

La sua ultima versione si aggiunge alle tante fornite in questi ultimi due anni: Michele Misseri si è da prima accusato dell’omicidio della nipote durante gli interrogatori successivi al 26 agosto, per poi ritrattare le sue dichiarazioni ed accusare allo stesso tempo la figlia Sabrina, ed ora ritorna alla sua posizione iniziale, autoaccusandosi nuovamente. Davanti alla corte d’assise ha dichiarato: “Non volete la verità, la verità è quella che so io, io l’ho ammazzata una volta, voi chissà quante volte l’avete ammazzata”. Misseri ha infine ribadito che sono stati il suo ex avvocato Daniele Galoppa e l’ex consulente Roberta Bruzzone a dirgli che doveva accusare Sabrina dell’omicidio e negare ogni sua responsabilità diretta.

niente-sesso-ad-arcore-lo-testimoniano-canalis-e-clooneyMilano: al processo di Milano che vede imputato Berlusconi, per prostituzione minorile e concussione, anche per il caso Ruby, dichiara che non ci sono mai state scene calde ad Arcore. Mariano Apicella, testimone citato per oggi, ha testimoniato che nella casa di Berlusconi non si è mai verifica nulla di malizioso. Non ho mai visto Berlusconi allungare le mani sulle ospiti, questa la frase chiave del cantautore.

 La prossima udienza è fissata per il 26 ottobre e tra i testimoni,citati ci sono anche George Clooney ed Elisabetta Canalis.

Il cavaliere ha negato di aver avuto rapporti intimi con Ruby, ma solo un prestito per l’apertura di un centro estetico. Il 27 maggio 2010 la telefonata effettuata da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi, è stata fatta per evitare conseguenze diplomatiche, visto che Ruby aveva dichiarato di essere imparentata con la famiglia Mubarak.