Polla – La Procura di Napoli ci è andata giù pesantemente, giustamente aggiungerei. Sono sei le misure cautelari e 45 gli indagati in merito agli appalti per le mense di scuole e ospedali. Le sei misure cautelari sono state così divise: un arresto domiciliare, quattro obblighi di dimora e una sospensione dall’esercizio pubblico. La vicenda, come purtroppo ricorderete, riguarda i reati contro la pubblica amministrazione nella fornitura di cibo avariato alle mense, cibo inoltre rosicchiato dai topi. Tra le 45 persone indagate troviamo anche sette amministratori pubblici, tra i quali spunta Massimo Loviso, ex sindaco di Polla.
Appalti per la refezione – ecco i reati
L’attività messa in piedi da queste persone si tratta di una vera e propria associazione per delinquere nata nel 2009. Tanti i reati impuntati, tra i quali corruzione, truffa, frode e molto altro ancora. In merito alla vicenda, ha parlato Francesco Greco, procuratore aggiunto: “Il clima di favoritismo in cui si muovevano gli imprenditori indagati e l’accordo criminoso raggiunto tra questi ultimi e i pubblici funzionari coinvolti, hanno permesso la creazione di un indotto perverso e oltre modo pericoloso, soprattutto in tema di un servizio che prevede la somministrazione di alimenti, anche in considerazione del fatto che i destinatari dei prodotti alimentari sono alunni delle scuole e degenti di strutture ospedaliere”.