Marco Doria, Giuliano Pisapia e Massimo Zedda hanno unito le forze e hanno scelto di inviare una lettera al quotidiano La Repubblica nella quale annunciano la volontà di lavorare uniti per il bene del paese, per scongiurare che in Italia non avvenga una rotta politica a destra come è recentemente accaduto nella Francia di Marine Le Pen.
I primi cittadini di Genova, di Milano e di Cagliari, tutti eletti nelle fila del Partito Democratico italiano si sono rivolti al direttore di Repubblica e a tutti i lettori e cittadini italiani raccontando il loro modo di operare, il loro impegno ideale e non ideologico e la loro voglia di fare bene al di là della fede politica. La paura di un’inversione di rotta verso la destra più estrema e populista è infatti dietro l’angolo e, per questo motivo, i tre sindaci hanno sentito l’obbligo di comunicare i loro ideali al popolo italiano.
I sindaci si sono appellati alla volontà di appianare e di superare le attuali divisioni che sono aperte e pulsanti all’interno del Partito Democratico, le quali chiedono di essere vinte in previsione delle future primarie. Si tratta di una richiesta all’unione che si propone come l’unica arma per mostrare all’elettorato che il Partito Democratico è forte e coeso e che quindi gli elettori vi possono riporre fiducia.
Alla luce della schiacciante vittoria di Marine Le Pen alle regionali francesi, e anche delle recenti vittorie politiche dell’estrema destra in molti paesi dell’Europa, l’appello dei sindaci italiani all’unione suona quindi come un monito. Se il Partito Democratico non si unisce, non supera le sue incomprensioni e non si propone come coeso, gli italiani potrebbero seguire l’esempio dei vicini francesi e indirizzare il loro voto verso chi promulga una politica estrema e dalle sfumature razziste e populiste. Si tratta quindi di una previsione che i sindaci chiedono di scongiurare nel paese in nome di una situazione di pace e di serenità comune a tutta l’Europa e finalizzata al benessere politico del nostro paese.