Non passa ormai giorno, purtroppo, senza che si abbia qualche notizia terribile da parte del Medio-oriente e dall’Isis, uno dei gruppi islamici sunniti più estremisti, che da mesi sta seminando il panico in Occidente con continue decapitazioni di ostaggi. L’ultimo in ordine di tempo, Alan Henning, era un 47enne cooperante britannico sequestrato a dicembre in Siria. L’uomo faceva parte di un convoglio umanitario, e il video della sua decapitazione, come avvenuto per gli altri ostaggi, è stato oggi diffuso online. Henning nel video è costretto ad affermare che “A causa della decisione del Parlamento di attaccare lo Stato Islamico io, britannico, pagherò ora il prezzo di questa decisione”.
Alan è il quarto ostaggio ucciso, dopo gli americani James Foley e Steven Sotloff, e lo scozzese David Haines. Proprio pochi giorni fa la moglie di Henning, aveva diffuso un appello per la sua liberazione. Nel video della decapitazione si minaccia inoltre di uccidere un altro cittadino americano, che si può identificare in Peter Edward Kassig. “Obama hai iniziato a bombardare la Siria, ed è quindi giusto che noi attacchiamo un altro dei tuoi uomini”, dice il boia nel video.
L’Isis non si fermerà fino a quando l’Occidente non si sarà ritirato dalla guerra in Siria, è ormai evidente. Il premier Cameron ha condannato la “brutale uccisione di Alan Henning”, ma di fatto non propone nessuna soluzione per il clima di terrore che l’Isis sta diffondendo anche in Occidente. La Casa Bianca con Barack Obama definisce l’uccisione di Henning un nuovo “orribile delitto” dello Stato Islamico. L’Occidente però non sembra avere nessuna intenzione di ritirarsi, anzi Obama ha ribadito che gli “Stati Uniti insieme alla Gran Bretagna e agli alleati continueranno a lavorare per portare i responsabili davanti alla giustizia”. Al di là dell’indignazione e dell’orrore causato da questi video, dunque, continua la linea dura dell’America contro la Siria e lo Stato Islamico.