Il Maestro Manzi batte i politici, ottenendo sei milioni di spettatori ed il 21% di share. Non è mai troppo tardi ha visto la prima puntata.

Nel 1960 l’Italia è chiusa nei dialetti e ci sono quattro milioni di analfabeti adulti che avrebbero bisogno di imparare a scrivere e leggere. Dalle campagne si sono spostati nelle fabbriche del Nord per lavorare. Il Maestro Manzi è stato un genio, un appassionato pedagogo che insegna in un carcere minorile dove con i detenuti crea un giornalino e finisce col conquistare anche il direttore del riformatorio.

Il suo modo di comunicare anche in Tv con l’improvvisazione fu copiata da altri 72 paesi, fu davvero un trionfo il programma del maestro Manzi.

In otto anni circa un milione e mezzo di persone hanno imparato a leggere e scrivere.

La miniserie Non è mai troppo tardi sarà trasmessa in due puntate su Rai Uno, il 24 ed il 25 febbraio in prima serata. Claudio Santamaria sarà il Maestro Manzi, che negli Anni 60 insegnava l’italiano in televisione.

Proprio su Rai Uno, unico canale Rai nel 1960 cominciavano le trasmissioni, Non è mai troppo tardi in cui il maestro Alberto Manzi con lavagna e pazienza, insegnava ai telespettatori la lingua italiana. Tantissimi gli anziani e la povera gente che grazie al maestro superarono l’analfabetismo.

Santamaria ha dichiarato che il Maestro Manzi è un genio dell’educazione, prima di interpretare il suo personaggio si è molto documentato. Ha telefonato alla seconda moglie di Manzi, Sonia per cercare di cogliere il suo spirito.

La miniserie è divisa in due parti, la prima parte è ambientata nel 1946 quando Manzi insegna nel carcere minorile, la seconda parte è ambientata negli Anni Sessanta, quando iniziò a lavorare in Rai.

La figlia di Manzi, Roberta è interpretata da Erika di Rienzo. La moglie di Manzi è Nicole Grimaudo, Ida. Nella serie Tv, ritroviamo Lorenzo Guidi, che interpreta Rocco nel teen drama, Braccialetti rossi. 

Appuntamento dunque con Non è mai troppo tardi a lunedì 24 febbraio alle 21.10.