E ci risiamo, ancora una grande tragedia al largo della Libia, un barcone con a bordo circa 400 persone è affondato, sono circa 240 i migranti tratti in salvo ma il resto dei naufraghi risulta disperso. La Marina Militare avrebbe avvistato e recuperato 14 corpi nei pressi del naufragio, le operazioni di salvataggio sono ancora in corso. Il Comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa, Giuseppe Cannarile spiega “Non si sa ancora precisamente quante fossero le persone a bordo, ma i superstiti dicono che fossero centinaia. Siamo sul posto e stiamo lavorando senza sosta”. Le autorità hanno dirottato sul posto del naufragio anche alcuni mercantili per soccorrere i migranti in difficoltà. E’ il secondo naufragio in pochi giorni, INACCETTABILE, solo martedì scorso un’altro barcone carico di disperati è affondato al largo delle coste di Tripoli, i morti sono stati almeno 40 secondo quando ha dichiarato il governo libico, 51 i naufraghi salvati. Con questa ultima tragedia al largo delle coste libiche riprende il dibattito sulla necessità di avere una risposta comune di tutta l’Europa al problema degli sbarchi. Il presidente del Parlamento europeo si dice “scioccato” da quanto accaduto “l’Europa deve urgentemente prendersi le sue responsabilità per mettere fine a questa catastrofe. Non possiamo continuare a girarci dall’altro lato lasciando l’Italia, la Spagna, la Grecia o Malta affrontare da sole queste situazioni drammatiche. Ogni vita persa nel Mediterraneo è una macchia sulla nostra civilizzazione. La gestione delle nostre frontiere è una questione Europea. Da Bruxelles il ministro degli esteri Federica Mogherini fa sapere di aver trattato il problema con i 28 colleghi e aggiunge ” La priorità resta salvare vite umane” invitando a non strumentalizzare l’accaduto a fini elettorali”.