Una sessantina di feriti durante le manifestazioni di protesta, che si sono succedute dopo la sentenza del processo di Hosni Mubarak, che lo ha visto condannare all’ergastolo con l’accusa di omicidio plurimo durante la rivoluzione del 2011. Assoluzione invece per i capi di reparti di sicurezza, e per i due figli dell’ex rais, assolti per prescrizione dei termini. È questa decisione che ha provocato l’ira delle persone scese in piazza Tahrir,icona della rivoluzione. Il giudice ha sottolineato come nei dieci mesi di durata del processo non ha avuto nessun tipo di appoggio, ma solo ostruzionismo. La sentenza deludente potrebbe spingere i rivoluzionari laici a votare Mursi.
Mubarak ha accusato una crisi cardiaca e ora si trova nell’ospedale della prigione. Mancano 13 giorni alle elezioni presidenziali, ma la transizione verso la democrazia appare più a rischio. Ta i candidati alla presidenza egiziana, Ahmed Shafiq,ex premier del rais, che sarà l’avversario dei Fratelli Mussulmani, Mohammed Mursi, che li vedrà al ballottaggio, il 16 e 17 giugno. Stamane alle 8,sono stati infatti attaccati due uffici del candidato Shafiq.
La prima promessa di Mursi è stata quella di rifare il processo.