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Morto Bigas Luna, scoprì Penelope CruzIl regista Bigas Luna è morto all’età di 67 anni a seguito di una lunga malattia, si è spento a La Riera de Gaia, località nei pressi di Tarragona, in Catalogna.

Il regista Juan Josè Bigas Luna è nato a Barcellona il 19 marzo 1946, abbandona la facoltà di economia per studiare disegno industriale, le sue prime regie sono collegate all’attività di designer.

Con il film Prosciutto prosciutto del 1992, Bigas Luna ha conquistato il Leone d’Argento è stato lui a scoprire talenti come Penelope Cruz e Javier Bardem. Il morboso e il surreale hanno sempre caratterizzato la sua filmografia ossessioni amorose e omicidi sono al centro di un altro film di successo Lo chiamavano Bilbao del 1978. Con Caniche del 1979 tratta il tema della sodomia nei confronti degli animali e la critica si divide.

Le età di Lulù del 1990 è considerato il suo capolavoro, e lancia Francesca Neri. Bambola porta sul grande schermo Valeria Marini ma visto lo scarso successo lo allontana momentaneamente dei set cinematografici. L’ultima fatica è del 2006 Yo soy la juani.

Enzo Jannacci aperta a Milano la camera ardente – E’ stata aperta questa mattina a Milano in Via Buonarroti presso la casa di cura Colombus, la camera ardente di Enzo Jannacci morto a seguito di una lunga malattia, un tumore contro il quale lottava da tempo.

Milano e non solo, perde così una grandissima personalità dalle mille sfaccettature perchè Enzo Jannacci era tante cose, era prima di tutto un medico specializzato in cardiologia e cardiochirurgia e negli anni della gioventù per un po’ aveva messo da parte la musica, andando fino a negli Stati Uniti e poi in Sudafrica dove ha completato la sua formazione.

Nato a Milano il 3 giungo del 1935 ma dalle origini pugliesi per ramo paterno, era profondamente legato al capoluogo lombardo dove è morto ieri notte, la sua profonda cultura gli ha permesso di esercitare con garbo e finezza la satira che sempre ha caratterizzato la sua musica, diventando popolare ma mai populista.

Diplomatosi al conservatorio la sua musica poliedrica non è mai mancata di note jazziste spesso ha suonato al pianoforte insieme a Giorgio Gaber. La grande popolarità arriva con il surreale brano Vengo anch’io no tu no. Enzo Jannacci non ha disdegnato il teatro e il cinema lavorando per registi come Ferreri e Wertmuller.

Enzo Jannacci torna alla ribalta negli anni ’80 torna quando incide il disco Ci vuole orecchio, che raggiunge il livello di popolarita’ di Vengo anch’io. Del 1981 e’ un trionfale tour in tutta Italia. Nel 1994 si presenta per la terza volta al Festival di Sanremo in coppia con Paolo Rossi con il brano I soliti accordi, insolitamente dissacrante per la manifestazione.

Nel 2000 torna a lavorare infine con Cochi e Renato, altra storica coppia con cui ha collaborato a lungo, per Nebbia in val Padana. Oramai la tv lo celebra, come fa il 19 dicembre 2011 Fabio Fazio che conduce uno speciale su di lui in cui amici di lungo corso lo omaggiano interpretando suoi brani.

 

Morto Enzo Jannacci, era malato da tempo – Ieri sera nella casa di cura Colombus  a Milano in Via Buonarroti 48 è morto il cantautore nonchè medico Enzo Jannacci, aveva 77 anni, nato il 3 giugno del 1935 era da tempo che lottava con una lunga malattia.

Enzo Jannacci nuore a 77 anni

A dieci anni di distanza dalla morte di un altro grande della musica Giorgio Gaber, anche Enzo Jannacci va via lasciando un vuoto incolmabile.

Questa mattina è stata aperta presso la casa di cura Colombus la camera ardente dove sono tanti i fans e gli amici che gli stanno rendendo l’ultimo omaggio.

  Morto Pietro Mennea, il re dei 200 metri. Se ne è andato in una clinica di Roma, senza più le forze per un ultimo scatto, Pietro Menna, ex velocista azzurro, campione alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e detentore per ben 17 anni del record del mondo dei 200 metri. Mennea è stato stroncato da un tumore, sembrerebbe al pancreas, con cui ha lottato per 8 mesi.

Scompare un asceta dello sport – ha detto Livio Berruti, medaglia d’oro nei 200 metri alle olimpiadi di Roma del 1960 -, interpretato sempre con ferocia, volontà, determinazione. È stato un inno alla resistenza, alla tenacia e alla sofferenza. All’atletica italiana manca questa grande voglia di emergere e di mettersi in luce. Tra noi c’è stato un rapporto molto dialettico – ricorda ancora Berruti -: per lui l’atletica era un lavoro, io lo facevo per divertirmi; lui era pragmatico, io idealista. Il nostro è stato uno scontro, come tra Platone e Aristotel“.

daniele-lo-presto-fotografo-vip-ucciso-Daniele Lo Presti fotografo vip morto con un colpo di pistola alla testa – Il fotografo dei vip Daniele Lo Presti è stato trovato morto, inizialmente si pensava ad un malore ma poi si è scoperto che la causa è un colpo di pistola alla testa. Lo Presto lavorava per LaPresse ma i suoi scoop spesso venivano pubblicati anche da Dagospia il sito di Roberto D’Agostino.

Daniele Lo Presti fotografo vip morto con un colpo di pistola alla testa

Il corpo di Daniele Lo Presti è stato trovato sotto ponte Testaccio nei pressi della pista ciclabile indossava abbigliamento sportivo, aveva appuntamento come ogni sera con alcuni suoi amici per fare footing, ma a quell’appuntamento non ci è mai arrivato perchè colpito mortalmente da un’arma da fuoco. La vicenda ha i tratti di una vera e propria esecuzione. Sulla vicenda stanno indagando la questura di Roma e il commissariato di Monteverde.

 

 

 

 

Ilva: crolla un ponteggio, bilancio un morto e un ferito – Si è verificato questa mattina intorno alle 5.00 un’incidente mortale all’Ilva di Taranto, a causa del crollo di un ponteggio Ciro Moccia 42 anni di San Marzano di San Giuseppe e Antonio Liti 46 anni operario di una ditta esterna la Mr sono precipitati da un’altezza di 15 metri. I due operai erano stati chiamati per un pronto intervento alla colata.

Ilva: crolla un ponteggio, bilancio un morto e un ferito

Tragico il bilancio dell’incidente che è costato la vita all’operaio dell’Ilva Ciro Moccia, mentre Antonio Liti operario di una ditta esterna è ricoverato presso l’ospedale di Taranto e le sue condizioni sono da accertare. Questa morte è la terza nel giro di pochi mesi ed è inaccettabile come dichiarato dalla Fim Cisl, che a seguito del tragico incidente ha dichiarato poco fa lo sciopero dell’Ilva di Taranto a cui partecipano anche Uilm Uil e alla Fiom Cgil.

palestra-istituto-alberghieroIl cuore di Stefano, un ragazzo di 15 anni di Noto, ha smesso di battere durante l’ora di educazione fisica mentre stava facendo degli esercizi. Il ragazzo quando si è sentito male era circondato dai suoi compagni di classe che hanno assistito inermi ed impotenti alla sua morte. La tragedia è accaduta presso l’istituto alberghiero “Enrico Mattei” di Avola, a circa 25 chilometri da Siracusa. Stefano non ce l’ha fatta nonostante i tentativi immediati di rianimarlo da parte dei suoi insegnanti presenti al momento della tragedia, il ragazzo è stato trasportato di corsa al pronto soccorso, ma non c’è stato nulla da fare, probabilmente il quindicenne era già morto prima di arrivare in ospedale. La notizia di questa giovane vita che si è spenta a scuola ha da subito fatto il giro dei social network dove i suoi compagni di classe che sono stati testimoni impotenti di quel triste epilogo lasciano dei commenti pieni di tristezza e sgomento. La procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per ricostruire l’accaduto e per questo sono in corso le indagini dei Carabinieri.. Il sostituto procuratore Claudia D’Alitto ha disposto l’esecuzione dell’esame autoptico per accertare le cause della morte del ragazzo.

muore un operaio della PedemontanaCostanzo Palmo, un operaio 55enne di origine crotonese, è morto in seguito alle gravi ferite riportate dopo essere stato colpito da materiale roccioso, provocato dal distacco di una delle reti di protezione, durante le operazioni di scavo per la costruzione dell’autostrada Pedemontana, nella galleria di Morazzone, a Lozza (Varese). La morte dell’operaio è da imputare alla caduta di un pesante masso che ha colpito in pieno la vittima mentre stava lavorando insieme ad un gruppo di una decina di operai impegnati nelle operazioni di stabilizzazione del tunnel. Costanzo Palmo, che indossava regolarmente il casco protettivo, è stato d’urgenza trasferito all’ospedale di Varese. Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunti i carabinieri e gli ispettori dell’Asl per effettuare i primi rilievi e controllare il rispetto delle norme antinfortunistiche e l’applicazione delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro nel cantiere edile della Pedemontana. I sindacati edili di Uil, Cisl e Cgil delle province di Varese e Como hanno indetto uno sciopero di otto ore con assemblea permanente in tutti i cantieri della Pedemontana, denunciando che “l’accelerazione dei lavori, con i conseguenti turni lavorativi, mal si concilia con le condizioni di sicurezza dei lavoratori”.