Gli accordi sui diritti musicali sono ciò che di più spinoso riguarda l’universo della musica. Casi eclatanti di eredi che non si son visti riconoscere i diritti d’autore o di cantanti che sono morti in povertà mentre le major si arricchivano hanno riempito le pagine dei giornali. Il diritto d’autore è una questione molto delicata e a riprova esistono volumi su volumi che lo trattano e specialisti che in ogni parte del globo si impegnano per tentare di farlo rispettare. Non può che suscitare clamore l’accordo che è stato siglato nei giorni scorsi fra la casa discografica Sony e la Michael Jackson’s estate. Si tratta di un accordo a otto zeri, nel dettaglio di 750 milioni di dollari, con il quale la Sony Corp diventa a tutti gli effetti proprietaria del catalogo discografico di Micheal Jackson, considerato l’indiscusso re della pop music.
L’accordo è un cosiddetto deal e non sono compresi i diritti che interessano i master delle registrazioni e le canzoni che sono state scritte dall’artista. Si tratta, in ogni caso, di un forte potenziamento per la casa discografica, che già detiene i diritti di artisti del calibro di Bob Dylan e Beatles solo per citare i più famosi e blasonati.
Michael Jackson scomparve a soli 50 anni nel giugno del 2009 e con l’accordo la Jackson’s Estate continuerà a godere di una partecipazione editoriale in Emi Publishing. L’accordo mira a sanare le cospicue perdite finanziarie che la fondazione ha vissuto negli ultimi anni, anche a causa di tanti investimenti sbagliati che sono stati effettuati dopo la scomparsa del cantante. In ogni caso la vendita degli album di Michael Jackson sembra non conoscere stop o crisi, perché si tratta di un musicista che è entrato a fare parte dell’olimpo della musica e che difficilmente ne uscirà a tempo breve.