Fuochi d’artificio per il mercato dell’automobile alla fine del 2015, perché il settore ha concluso l’anno con 1.574.872 immatricolazioni, registrando una crescita del 15,75% rispetto ai dati di riferimento del 2014. Si tratta di cifre che si proponevano impensabili all’inizio del 2015, quando molti analisti avevano previsto che il mercato avrebbe registrato una diminuzione che avrebbe portato all’immobilismo entro la fine dell’anno. Invece le cose non solo non sono andate così, ma il settore ha sbaragliato ogni più rosea previsione, registrando una crescita così tanto importante che non si verificava da tanto tempo.
Fra le case automobilistiche, quella che ha registrato il più grande successo in termini di immatricolazioni è stata Fiat Chrysler Automobiles, che ha concluso l’anno con 445.989 vendite, segnando un 18,34% in più rispetto al 2014. Le vendite copiose hanno indotto la società a una salita delle quote di mercato che dal 27% si sono assestate al 28.32%.
Secondo il Presidente dell’Associazione delle Case automobilistiche estere, l’UNRAE Massimo Nordio, il mercato dell’auto ha invertito positivamente il suo corso nel 2015 e le ragioni di questa crescita sono molteplici. In primis ha giocato un ruolo da leoni il noleggio che ha accompagnato eventi come l’Expo, il quale ha condotto nel nostro paese molte persone, ma anche le fortissime scontistiche e promozioni messe in atto dalle case automobilistiche. Tali manovre devono essere lette come stimoli che hanno indotto ad aumentare il tasso di crescita del settore automobilistico nell’anno che si è appena concluso.
L’esperto ha quindi sottolineato che il 2016 richiederà impegno per affermare i dati confortanti che hanno segnato lo scorso anno, soprattutto alla luce del parco macchine vetusto che interessa ben 16 milioni di vetture nel nostro paese. Il cambio completo, secondo le stime, potrebbe infatti richiedere ben 20 anni per essere attuato, alla luce delle disponibilità economiche delle famiglie. Questa considerazione potrebbe quindi portare a un generale rallentamento della crescita del settore se non vengono attuate manovre atte a incentivare la vendita di nuovi veicoli nel nostro paese.