Potrebbe essere una svolta epocale per tutte le coppie che hanno deciso di annullare il proprio matrimonio non solo davanti alla comunità, ma anche sotto il profilo religioso. Papa Francesco ha infatti presentato una riforma che interessa la nullità dei matrimoni religiosi e che dona ai vescovi locali il potere di diventare giudici e quindi di risolvere le controversie che gli ex coniugi porteranno alla luce per rendere nullo il loro matrimonio celebrato in chiesa. Si tratterebbe di una svolta epocale, in quanto al giorno d’oggi risulta davvero molto difficile, complicato e costoso annullare un matrimonio religioso. Gli ex coniugi sono infatti obbligati a seguire un iter burocratico molto lungo e dispendioso, che spesso li porta ad abbandonare l’intento e ad affidarsi alla sola annotazione in termini giuridici.
La riforma sulla nullità del matrimonio voluta da Papa Francesco mira inoltre a snellire queste pratiche, sia dal punto di vista burocratico sia in termini di tempo e anche a diminuire i costi dell’intero iter. Il papa ha quindi dato pieni poteri ai vescovi, che diverranno i giudici di dispute sempre più comuni nel nostro paese e in tutto il mondo. I vescovi saranno chiamati a giudicare l’effettiva nullità del matrimonio nei casi più semplici, come ad esempio la perdita di fede da parte di uno dei coniugi che porta all’effettivo annullamento da parte della Chiesa. Pensiamo, infatti, a quante persone ogni giorno si convertono a religioni diverse anche se sono sposate secondo il diritto canonico ecclesiastico, tutti soggetti per i quali il matrimonio religioso non ha più senso di esistere. Le persone coinvolte potranno comunque fare appello alla Sacra Rota o all’arcivescovo metropolita più vicino, qualora la decisione del vescovo non sia da loro considerata accettabile.