In Italia si registra il più alto tasso di maternità tardiva d’Europa, a pari merito con Spagna, Irlanda e Svizzera: nei quattro Paesi una donna partorisce il primo figlio all’età di 31 anni, in Germania poco sopra i 30, mentre le più precoci sono romene, bulgare ed ucraine con circa 27 anni. Questo il quadro emerso dallo studio comparato dell’Istituto federale tedesco per la ricerca sulla popolazione. Esaminando il quadro delle nascite in Germania si evidenza che il basso tasso di fertilità delle donne tedesche è legato principalmente alla difficile conciliabilità tra maternità e lavoro, ed anche al minore riconoscimento sociale per le madri lavoratrici. La Germania occupa il primo posto per la percentuale di donne senza figli: per le donne tedesche avere un figlio è meno importante di perseguire obiettivi di carriera, delle relazioni sociali e di dedicarsi al tempo libero. Per quanto riguarda il tasso di natalità l’Italia non se la cava meglio: registrando 1,4 figli per donna ai livelli più bassi, poco sopra alla Germania (1,39), con agli ultimi posti Ungheria (1,25), mentre in coda c’è la Lettonia (1,17).

Le donne più fertili dell’Ue sono le islandesi con 2,2 figli in media, seguite da irlandesi (2,07), turche (2,04) e francesi (2,01). L’Islanda è anche il Paese con il più elevato tasso di bambini nati da madri nubili (65%), davanti a Germania e Slovenia; invece in Italia, si stima che oltre un bambino su quattro è figlio di madre nubile (27%). Il minor numero di bambini nati da madri single si registra in Turchia (2%), seguita da Grecia (6).