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Dicono più bugie gli uomini o le donne? Beh, tra i due sceglier non saprei!!! Che gli uomini sono bugiardi è cosa risaputa, ma anche le donne non sono da meno. Secondo una ricerca condotta da MyCelebrityFashion.co.uk, su un campione di 180 donne, è risultato che anche loro tendono a modificare leggermente la realtà, soprattutto quando si tratta di relazioni, soldi, lavoro e abbigliamento.

A tal proposito è stata stilata una vera e propria classifica delle bugie più frequenti.

10. Il colore dei capelli.  Il 5% ha dichiarato, almeno una volta, di essere una bionda naturale.
9. La taglia del reggiseno.  Il 9% ha ammesso di aver aumentato un po’ le misure del proprio decolletè. Magari non è proprio una bugia, ma una semplice esagerazione.

8. Il peso. . Il 12%, mentendo anche un po’ a ste stesse, ha ammesso di non dire la verità.

7. Il tradimento. Il 16% sceglie di non confessare un precedente tradimento ai danni di un ex fidanzato, questo soprattutto per non apparire poco affidabili.

6. L’età. Si sa che non si chiede mai ad una donna, ed il 18% ammette di darsi un aiutino, diminuendo di un po’i propri anni.
5.  La situazione finanziaria. Molte donne preferiscono mentire sul loro stipendio, spesso per non ferire l’orgoglio del proprio uomo.

4.  Il lavoro. Anche in questo casi si preferisce mentire. Nonostante l’emancipazione, sono molte le donne che mente sulla propria posizione lavorativa.
3. Il costo  del guardaroba. Il 33% mente sul reale valore del proprio guardaroba. Dichiarare di spendere tanto per il proprio look può essere segno di superficialità.

2. I  motivi della rottura con l’ex. Ben il 38% preferisce non raccontare all’attuale compagne i motivi della rottura di una precedente relazione. Confidenze del genere si fanno alle amiche.
1. Il numero di partner.  Mentre gli uomini tendono ad aumentare il numero reale delle fidanzate avute, le donne tendono a diminuirle. E’ una maggior segno di equilibrio e purezza.

E se sono i loro partner a mentire? Per il 55% delle donne tale scoperta sarebbe uno choc! Questione di ipocrisia?

Napolitano – In un’intervista esclusiva rilasciata al TG5, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato in merito al lavoro e alla disoccupazione. In Italia negli ultimi anni la situazione è peggiorata, ma secondo il Capo dello Stato questo non è un problema solo italiano: “La disoccupazione giovanile non è un problema solo italiano. Sono cambiate le tecnologie, i termine dell’occupazione e si è colto molto in ritardo il dilagare della disoccupazione giovanile”.

Napolitano – fare leva sull’articolo 1

Il presidente della Repubblica poi, continua il suo discorso facendo grande affidamento all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Quel primo articolo ebbe grande significato, si discusse moltissimo in Assemblea costituente e si scelse questa dizione anziché quella ‘e’ una Repubblica dei lavoratori. E’ qualcosa di più, possiamo definirlo come un principio regolatore a cui debbono uniformarsi tutti gli attori sociali e i rappresentanti politici”.

Incidente sul lavoro – Tragedia a Narni, vicino Terni. Un operaio di 33 anni nato ad Orvieto è morto questa mattina sul lavoro. L’operaio era intento a lavorare alla Sgl Carbon di Narni Scalo. E’ l’ennesimo incidente sul lavoro che si porta via un’altra giovane vittima. L’operaio era un dipendente di una ditta esterna e stava lavorando alla rimozione delle lastre di eternit in cima ad un capannone.

Tragedia – indagano i Carabinieri

Dallo stesso capannone è caduto ed è morto sul colpo. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo indossava tutte le protezioni del caso e gli strumenti di prevenzione, ma tutto ciò non è servito a salvargli la vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri per capire meglio quali siano state le causa dell’incidente.

Napolitano – La recessione che da tempo ormai sta colpendo l’Italia sembra non volersi fermare. Con il governo Letta si stanno provando manovre per ottenere posti di lavoro, ma non è certo semplice. Il Governo comunque sembra darsi da fare, come a più riprese ha sottolineato lo stesso Napolitano, colui che ha incaricato Letta per il nuovo governo per uscire dalla crisi.

Napolitano – combattere la crisi con il lavoro

Oggi, in un messaggio durante la presentazione del rapporto Istat, Napolitano ha lanciato un messaggio eloquente che fa ben sperare per i mesi a venire: “Ora occorre creare le condizioni di una ripresa economica che fornisca, specie alle generazioni più giovani, concrete prospettive di lavoro nell’ambito di una crescita sostenibile ed equa”.

iPad – C’è una buona notizia per tutti coloro che si servono dell’iPad per lavorare. Apple infatti, ha lanciato una interessante iniziativa che riguarda proprio questo. Per essere precisi, esperti del settore terranno un corso in due parti per lavorare con l’iPad. Si tratta di un vero e proprio seminario, che si può seguire online iscrivendosi QUI.

iPad – corso online gratis in due parti

La prima parte del seminario si terrà il 7 maggio alle 16, mentre la seconda parte il 9 maggio alla stessa ora. Per seguire il seminario è necessaria l’iscrizione alla sezione “seminari” sul sito Apple. Il corso è gratis ed è a disposizione di chiunque abbia voglia di seguirlo e di fare domande agli esperti del settore Business.

monti
Ridurre le tasse sul lavoro e parallelamente la spesa pubblica: sono questi i primi obiettivi che Mario Monti indica per sé. E stamane ha commentato anche l’idea di Berlusconi della commissione d’inchiesta sulla nascita del governo tecnico: «Un’idea interessante, stravagante, tardiva. Ma ben venga». E a Bersani: «Dove sto? Io sto con le riforme che rendano l’Italia più competitiva e creino più posti di lavoro. Io scendo in campo non schierandomi pro o contro singoli partiti ma fortemente per difendere determinate idee». Invece, per quanto riguarda le tasse, «servono – spiega – alleggerimenti di situazioni per le famiglie, soprattutto quelle numerose, un sistema sanitario che funzioni ancora meglio e a costi minori e ci stiamo lavorando, e un sistema fiscale che consenta una redistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri. Per questo il sistema fiscale deve funzionare».

Lindsay Lohan è sempre protagonista di situazioni strane che spesso la mettono in mezzo ai guai, di recente Lilo pare avere dei grossi problemi anche con il fisco statunitense visto che il suo debito ammonta ad una cifra che va oltre i 230.000 dollari. La cantante ed attrice statunitense ha inoltre varie spese che gravano sulla sua condizione economica: un affitto da pagare per un regale appartamento situato a Beverly Hills e le manie capricciose e dispendiose di una star. Secondo il sito americano TMZ, uno strip club newyorkese avrebbe offerto alla Lohan di partecipare ad alcune videochat online sul sito del club, in cambio il locale si impegnerebbe a ripagare i debiti di Lindsay, oltre a pagarle l’affitto fino al febbraio del 2013. La Lohan non ha fornito alcuna dichiarazione a tal proposito. Dopo l’aiuto economico dell’attore Charlie Sheen, che recitò con lei nel film “Scary movie 5”, che da poco ha staccato per lei un assegno di 100.000 dollari senza ricevere alcun ringraziamento: “Sto ancora aspettando un sms con un grazie” ha dichiarato Sheen, ora anche uno strip club newyorkese si sarebbe offerto di aiutarla.

manifestazione disoccupatiParliamo in questo post di uno degli argomenti all’ordine del giorno, il lavoro e i giovani e dei nuovi arrivi nel ddl sulla riforma del lavoro. Un’argomento di discussione di importanza rilevante, infatti sono in arrivo importanti novita’ per i lavoratori a progetto che potrebbero usufruire e godere di un salario minimo garantito, ma la cosa piu’importante e’ un loro indennizio in caso di perdita del lavoro.

A fare chiarezza su tutto ciò, sono le proposte contenute negli emendamenti dei relatori Tiziano Treu del Pd e Maurizio Castro del Pdl, dove si prevede un salario base con una tantum per tre anni in via sperimentale.

Un commento positivo su questo nuovo progetto lo dichiara il Ministro Fornero, che questa nuova politica potrebbe essere la ripresa dell’economia, cominciando a far crescere i redditi dei lavoratori, e se la cosa in questi tre anni di sperimentazione, andra’ a buon fine, replica il Ministro, si potra’ passare ad un’ammortizzatore sociale, restando cosi’ negli standard che ci richiede l’Europa. Tra le principali novità troviamo: il compenso, che deve essere adeguato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito.

Per i subordinati invece, come sopracitato si partira’ con una base di tre anni, dove se si lavorera’ per circa 6 mesi come co co pro, dove le risorse per questo progetto dovrebbero superare i 100 milioni di euroe si arrivera’ a prendere intorno ai 6.000 euro, in seguito una verifica e a susseguirsi la mini-Aspi, con una durata del primo contratto a termine che salira’ da 6 mesi ad 1 anno.

Per quanto riguarda invece i lavoratori inseriti in un’azienda con partita iva e fatturano solo ed esclusivamente per quella azienda, vengono considerati tali solo quelli che fatturano oltre i 18mila euro.