La casa di velluto e cristallo è l’ultimo romanzo dell’autrice Katherine Howe, edito da Salani. Il romanzo prende avvio da un data epocale, il cui ricordo è legato ad una tragedia di entità colossale, siamo nel 14 aprile 1912, Ellen Allston e sua figlia Eulah si godono i privilegi e l’ilarità dell’alta società in una sfarzosa sala da ballo del Titanic. Tre anni dopo, a Boston, Sibyl Allston partecipa alle sedute spiritiche tenute in casa di una veggente con l’intento di contattare la madre e la sorella scomparse nell’affondamento del Titanic. Sibyl è l’unica donna in famiglia, ed è ormai troppo vecchia per sposarsi, indossa malvolentieri e con una certa avversione i panni di un’impeccabile padrona di casa, rassegnata a mostrare un atteggiamento che tutti si aspettano da lei. Mentre l’amicizia per il suo amico Ben si trasforma in un sentimento di altra natura, in una fumeria di Chinatown Sibyl interroga una sfera divinatoria e vede cose sconvolgenti: la poppa di una nave che rappresenta il confine tra passato e futuro, tra sogno e realtà. Sibyl scopre le sue angoscianti facoltà che la trasportano in un percorso di ricerca di se stessa, un viaggio che la condurrà sulle tracce della sua storia familiare dove è custodito un segreto.