Home Tags Posts tagged with "Isola"

Isola

atene spartaAlzi la mano chi non è rimasto affascinato dalle vicende della guerra del Peloponneso, dalle lotte sanguinarie che nell’antichità hanno coinvolto Sparta e Atene, la prima simbolo della forza bruta e la seconda dell’intelletto e della forza della cultura. Un gruppo di archeologi internazionali ha ritrovato nel cuore del Mar Egeo, in territorio turco, quella che sarebbe stata lo scenario principale della guerra, ovvero l’isola di Kane, un lembo di terra narrato dallo storico Senofonte e molto vicina alla mitica battaglia di Arginuse. Si tratta del luogo dove Atene sconfisse Sparta, una battaglia storica dove gli ateniesi persero moltissimi uomini e che valse la successiva vittoria di Sparta.

Le isole Arginuse sono oggi chiamate Garip e si trovano a pochi chilometri di distanza dalla costa turca. Si tratta di tre isole, ma fino a pochi giorni fa ne erano state scoperte solamente due. I test eseguiti dai ricercatori hanno quindi dimostrato che l’attuale penisola era un tempo un’isola, e che questa conformazione naturale è dovuta alla presenza di un canale naturale creato in seguito ad un terremoto o ad un potente fenomeno di erosione.

Mediante l’impiego del radiocarbonio, i ricercatori si sono impegnati a datare le stratificazioni e lo studio può definire l’età del fenomeno naturale. Gli archeologi hanno inoltre rinvenuto dei resti sommersi di un antico porto, i quali dimostrerebbero che la penisola attuale era un tempo una vera e propria isola. La scoperta porterebbe quindi alla conoscenza della terza isola e disegnerebbe lo scenario di una delle battaglie più importanti e famose di tutta l’antichità.

La battaglia di Arginuse segnò infatti il crollo degli ateniesi, perché pur avendo vinto la battaglia contro gli spartani si videro decimati e senza flotta a causa di una terribile tempesta. Secondo la legge in vigore, i comandanti ateniesi che fecero ritorno in patria furono inoltre condannati a morte per avere lasciato morire i compagni e questo segnò la fine della Guerra del Peloponneso, che si concluse un anno dopo con la vittoria di Sparta su Atene.

Naguib-Sawiris-007In questi giorni il problema della sistemazione dei migranti si rivela sempre più spinoso e gli stati Europei si stanno ingegnando per ricercare i luoghi adatti per ospitare le persone in attesa che il flusso migratorio possa essere definito e vengano prese le giuste manovre per suddividere le persone in Europa in base agli accordi presi. Fa quindi sorridere e ben sperare la notizia del miliardario egiziano Naguib Sawiris, presidente e amministratore delegato di Orascom media e tecnologia, il quale ha scelto di acquistare un’isola nel Mediterraneo per ospitare queste persone che fuggono dalle loro terre.

Naguib Sawiris è infatti rimasto colpito dalla povertà e dalle condizioni inumane di queste persone, quindi ha preso direttamente accordi con il governo greco e italiano per l’acquisto di un’isola, che potrebbe rappresentare un piccolo tassello di speranza nella gestione del profugato moderno. Naguib Sawiris ha spiegato di essere in attesa di una risposta dai governi, per capire le modalità dell’acquisto e i costi. Si tratterebbe di un’operazione stimata sui 10 milioni di dollari che però si rivela lungimirante, in quanto il magnate egiziano pensa alla costruzione di centri di prima accoglienza, ma anche case, scuole e ospedali, che potrebbero portare alla nascita di nuovi posti di lavoro. L’esempio è un residence che le sue imprese costruttrici hanno realizzato sul mar Rosso.

Ora bisogna capire se i governi hanno preso sul serio le proposte di Naguib Sawiris, in quanto molte sono le problematiche legislative. Nel frattempo il magnate critica la politica occidentale e soprattutto la morbidezza che i governi hanno adottato nei confronti dell’Is, che lo ha personalmente minacciato di morte. Il magnate professa, infatti, la religione cristiana e si rivela sconvolto dalle situazioni in cui vivono i profughi, inumane e impossibili da gestire se qualcosa di forte e positivo non viene fatto per fermare questa situazione di portata internazionale.

bertolino_akdladEnrico Bertolino, milanese del quartiere Isola, uno dei più colpiti dall’esondazione del Seveso, risponde al telefono e butta subito lì una battuta, anche se è lontano da casa: “Sono le prove generali di Expo 2015”. Poi si ferma.

E lancia un affondo, sempre con il sorriso tra le labbra, memore  delle tante esondazioni che hanno sommerso la zona nord negli ultimi decenni:

“Le esondazioni del Seveso che allagano l’Isola Niguarda sono un problema che ho toccato con mano sin da bambino. Succedono, se ne parla, e poi si va avanti come se niente fosse, fino alla prossima esondazione.  Senza nessuna prevenzione. È allucinante. Forse nemmeno ci provano, perché, qui, dalle mie parti, tutti pensano ai palazzi di Ligresti, alle speculazioni, pensano a mangiare. Poi siamo noi, periodicamente, a bere, quell’acqua marcia”.

“Cerchiamo di vederla positivamente: l’Isola, con l’esondazione, ritorna l’Isola, isolata dal resto della città. Ha sentito delle polemiche contro il comune di Milano che ha dato l’allarme solo alle 08.56, quando tutta la zona nord era già diventata un fiume? Esattamente come all’Aquila. O come in qualsiasi grande azienda. In Italia nessuno si prende la responsabilità di niente, nemmeno di lanciare un allarme per paura delle polemiche successive. E alla fine, alla mancata prevenzione, s”aggiunge la beffa dei disagi.”