La piaga delle persone che si stanno unendo ai gruppi armati dell’Is in questi mesi è davvero intensa. Si tratta di un fenomeno incontrollabile, che vede ragazzi e ragazze italiani e francesi partire dalla propria casa senza avvisare nessuno e arruolarsi spontaneamente fra le fila dei combattenti, lasciando sola la propria famiglia e i cari, che spesso sono completamente ignari delle scelte compiute. La Francia si è mobilitata con una campagna video nazionale per affrontare il problema, dove gli stessi genitori dei figli arruolati raccontano le loro toccanti testimonianze di fronte alla nazione. Toccherà anche all’Italia prendere una decisione di questo tipo?
Nel frattempo fa discutere la notizia del fermo, avvenuto due settimane fa, di una minorenne italiana ma residente in Francia, della quale non è stata diffusa l’identità. Si tratta di una ragazza fermata nella provincia meridionale di Adana, una regione che si trova vicino al confine con la Siria. La ragazza si trova attualmente in stato di fermo e la notizia è stata emanata dall’Ansa e confermata dalla Farnesina. Secondo fonti ufficiali, la ragazza non sarebbe assieme ai genitori e questi non si troverebbero in Siria, quindi sembra che la ragazza sia partita volontariamente per arruolarsi nell’esercito dell’Is.
Le ragioni per credere questo sono molteplici, in quanto l’area di Adana è una regione tattica per chi sceglie di oltrepassare illegalmente la frontiera turco-siriana e unirsi agli eserciti dei combattenti. Le notizie finora trapelate interessano quindi la presenza della ragazza e la Farnesina sta cercando di ricostruire la sua storia e la sua presenza in luogo, vista anche la sua età minore. Si tratta di un lavoro speciale, che si collega strettamente con gli 81 foreign fighters che finora hanno lasciato il nostro paese per unirsi al califfato e combattere al suo fianco in terra siriana.