Sette vittorie su altrettante partite: mai la Roma aveva avuto un avvio di campionato simile nella sua storia. 21 i punti in classifica, prima in solitaria in testa alla Serie A e una parola, Scudetto, che inizia ad ingolosire tutto l’ambiente giallorosso. Il 3-0 rifilato all’Inter a San Siro è un chiaro segnale a tutte quelle squadre che lotteranno per il titolo di campione d’Italia: la Roma c’è e fa paura.
Primo ko per l’Inter di Mazzarri che si deve arrendere ai giallorossi già nel primo tempo. La doppietta di Totti e il gol di Florenzi stendono i neroazzurri già nei primi 45′ di gara. Il primo anticipo della settima giornata di Serie A è tinto di giallorosso. Veniamo dunque alle pagelle.
TOTTI: 8,5. Trascinatore e leader di questa nuova Roma, si diverte e fa divertire. Con le sue giocate per tutto il campo smarca i compagni e li manda a porta; la sua doppietta lo fa salire a quota 240 gol in Serie A, secondo bomber all time dietro l’inarrivabile Piola. La rinascita della Roma passa anche per i suoi piedi.
DE ROSSI: 7,5. Capitan futuro è l’altro simbolo della Roma ritrovata. Dopo due stagioni non ai massimi livelli, come il resto della squadra del resto, il centrocampista azzurro si rimette sulle spalle i giallorossi e guida centrocampo e anche difesa. Fondamentale in fase di interdizione e di rottura del gioco avversario, onnipresente anche in difesa a dare manforte al duo Benatia-Castan.
STROOTMAN/FLORENZI: 7. L’olandese è l’uomo in più nel centrocampo della Roma. Detta i ritmi di gioco e regala geometrie di gran classe. E’ sua la ripartenza che spacca in due l’Inter in occasione del gol del 3-0 e suo l’assist per Florenzi per la rete che chiude la partita. Il giovane azzurro invece è la piacevole sorpresa di questa Roma; adattato da Garcia da centrocampista ad attaccante l’azzurro si batte per tutto il campo ed è freddo in zona gol.
GERVINHO: 7. Se oltre ad avere gran corsa l’ivoriano avesse anche grandi piedi sarebbe un vero fenomeno. Tuttavia fa ammattire la retroguardia interista ogni volta che parte palla al piede. I vari Cambiasso, Nagatomo e Pereira non lo fermano mai. Si procura il rigore del 2-0 ma si divora anche un paio di gol a tu per tu con Handanovic. Ma forse sarebbe chiedere troppo.
PEREIRA: 4. Gioca solo i primi 45 minuti di partita ma tanto basta per convincere Mazzarri a lasciarlo negli spogliatoi durante l’intervallo. Si propone poco in fase offensiva, quei pochi cross che effettua sono degni della terza divisione e per di più in difesa non tiene quasi mai Gervinho. Suo il fallo ingenuo con cui causa il rigore del 2-0. Spaesato.
CAMBIASSO: 6. L’ultimo a mollare, si batte per tutta la partita ma non è ben aiutato da Guarin e Taider. Il Cuchu da solo può fare ben poco, cerca di limitare come può lo straripante centrocampo giallorosso.
ALVAREZ: 6. Forse l’unico a salvarsi in attacco, si impegna contro una difesa che in questo momento numeri alla mano è la migliore d’Europa. Riesce ad andarsene un paio di volte con pregevoli giocate, sfiora il gol di testa ma poco può contro il muro difensivo giallorosso.