Bufera sul mondo del trading online: perquisita la sede di IWBank, succursale specializzata nel trading online controllata da UBI Banca. La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici del broker per trading online e ha anche indagato alcuni dipendenti anche se al momento pare che il management del broker non sia ancora stato indagato.
All’origine dell’inchista, alcuni strani movimenti di denaro e alcune operazioni di trading online sospette riconducibili, secondo gli investigatori, a società con sede in Paesi a fiscalità agevolata, in pratica paradisi fiscali. I dipendenti sono accusati di riciclaggio e autoriciclaggio e rischiano pene di svariati anni di carcere.
Immediata la reazione negativa nella comunità del trading online: si temono infatti contraccolpi negativi sulla sicurezza dei conti di trading. Possiamo osservare subito che il denaro presente sui conti di di trading IWBank è al sicuro. E’ vero che gli italiani sono scottati da quello che è successo in questi giorni con il salvataggio di Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Banca dell’Etruria che ha lasciato migliaia di risparmiatori completamente sul lastrico e quindi non hanno nessun tipo di fiducia nel sistema bancario italiano.
Tra l’altro non è la prima volta che IWBank finisce sotto la lente di ingrandimento della magistratura: nel 2014 era stata aperta un’inchista per verificare se erano stati concessi prestiti a clienti per acquistare azioni di UBi Banca e quindi manipolare il prezzo del titolo.
Che cosa rischiano i clienti di IWBank?
Con le informazioni in nostro possesso, non c’è al momento nessun rischio di messa in liquidazione del broker, quindi in teoria i soldi depositati sui conti di trading presso IWBank sono al sicuro. Non è razionale correre a chiudere il conto se la motivazione è quella di perdere i soldi depositati. Sarebbe molto più razionale chiuderlo e aprirlo su un broker che non applica commissioni. Il rischio vero che corrono i clienti è quello che si scateni una vera e propria caccia alle streghe, con la Guardia di Finanza che passa al setaccio le posizioni e le operazioni di tutti i clienti di IWBank. In questo caso è vero che chi non ha niente da nascondere ne esce pulito, ma è anche vero che la giustizia tributaria funziona in maniera diversa da quella ordinaria e la prova di colpevolezza è rovesciata. In pratica, mentre nel caso ordinario è la giustizia che deve dimostrare la colpevolezza dell’accusato, nel caso tributario è l’accusato che deve dimostrare la sua innocenza.