Nel 1968 nacque l’idea, con i Giochi invernali di Grenoble, di associare un pupazzo che simbolicamente ricordasse un evento sportivo.
Per i XXX Giochi Olimpici di Londra i due pupazzi scelti si chiamano Wenlock e Mandeville, il primo rappresenta le Olimpiadi, il secondo le Paralimpiadi. Le mascotte hanno un solo occhio,una lampada sulla testa come quella dei taxi londinesi, le creste di Mandeville rappresenterebbero i podi olimpici. La mascotte Wenlock riprende le mezzelune del logo delle Paralimpiadi.
Il nome è stato scelto perché Wenlock e Mandeville sono due importanti cittadine inglesi in ambito sportivo.
Se vogliamo fare un tuffo nel passato, quindi a Grenoble, avevamo uno sciatore stilizzato, Schuss; nel 1972 alle Olimpiadi di Monaco di Baviera, c’era Waldi, un cane di razza bassotta, popolare in Baviera. La XXI Olimpiade tenutasi a Montréal nel 1976, un castoro, Amik, simbolo nazionale del Canada.
Innsbruck, 1976 XII Giochi Olimpici invernali, Schneemann, un pupazzo di neve; un orso bruno Misha per i Giochi Olimpici di Mosca, del 1980. Un procione Roni, per i Giochi di Los Angeles del 1985, un’aquila reale Sam the eagle, simbolo degli Stati Uniti, disegnato da Robert Moore della Walt Disney. A Sarajevo nel 1984 un piccolo lupo, Vuchko; a Seoul, nel 1988 Hodori e Hosumi, due tigri, scelte per le leggende coreane.
Per i XV Giochi Olimpici invernali di Calgari, Howdy e Hidy due orsi polari, per l’ospitalità canadese. A Barcellona, i Giochi del 1992, sono stati rappresentati dalla mascotte Cobi, un pastore catalano.
Ad Albertville, 1992, avevamo un folletto a forma di stella, Magique; a Lellehammer nel 1994, due bambini norvegesi, Haakon e Kristin. Ad Atlanta nel 1996, Izzy, poi nel 1998 i Giochi Olimpici invernali, gli Snowlets, Sukki, Nokki, Lekki, e Tsukki, cioè quattro gufetti.
A Sidney nel 2000 tre animali nativi dell’Australia, un martin pescatore, Olly, un ornitorinco Syd, e un istrice Millie.
Salt Lake City, nel 2002, lo scoiattolo Powder, con la sua velocità, Copper, un coyote e Coal orso bruno. Ai Giochi della XXVIII Olimpiade di Atene nel 2004 c’erano Athena e Phevos, due campane vestite con i costumi dell’antica Grecia.
Ai Giochi Olimpici invernali di Torino nel 2006, Neve e Gliz una pallina di neve ed un cubetto di ghiaccio. Pechino 2008 è stata rappresentata da: una fiamma olimpica, un panda, un pese, un’antilope tibetana, un uccello cinese, cioè dai Friendlies.
Vancouver ha ospitato nel 2010 i XXI Giochi Olimpici invernali, con tre animali Miga, Quatchi e Mukmut. Ed eccoci arrivati ai giorni nostri, Londra 2012, con Wenlock, umanoide con un solo occhio, tre ciuffi sulla testa, un disegno sulla fronte che simboleggia lo Stadio Olimpico di Londra. La mascotte ha cinque braccialetti con i colori dei cinque cerchi.
E voi quale avete amato?