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CHAMPIONS LEAGUE 2012/ Barcellona Chelsea risultato 2-2. Video goal

Minuto 92: Torres segna per il Chelsea il gol del 2-2, la rete che vale la finale di Monaco per i londinesi. Qualche istante per smaltire la grande delusione, e tutto in Camp Nou si alza per applaudire i propri campioni che non sono riusciti a coronare il sogno di tutti.

Una grande immagine del calcio e del tifo blaugrana di fronte all’eliminazione per mano di una squadra che per tutta la partita ha pensato solo a difendersi, grande gesto di cività e maturità dei tifosi del Barcellona; squadra in grado in questi anni di riservare ai propri supporters grandi soddisfazioni.

Finisce 2-2, il Chelsea (anche in 10 per il rosso a Terry) vola a Monaco di Baviera per la finalissima, Roberto Di Matteo porta un po’ di Italia nell’ultimo atto della Champions League eliminando la squadra alla vigilia considerata favorita per la vittoria finale.

Gran bel primo tempo al Camp Nou: i primi 45′ si chiudono sul 2-1 grazie ai gol di Busquets, Iniesta e Ramires.
Tutte emozioni che si collocano negli ultimi 10 minuti di tempo: dal 35esimo infatti (momento del gol di Busquets) al 45esimo, quando Ramires con un tocco sotto sorprende Valdes.
Nel mezzo, al minuto 43, il gol di Iniesta che porta i catalani sul 2-0 e virtualmente in finale.

Per il resto è stato solo Barcellona, già in avvio Messi ha sul destro una ghiotta palla gol ma la Pulce in area di rigore spara sull’esterno della rete. Al 19esimo è ancora il Pallone d’oro in carica a spaventare Di Matteo e il Chelsea, scambio ravvicinato tra Messi e Fabregas al limite dell’area; pallone sul sinistro del numero 10 blaugrana ma Cech risponde alla grande.

Al 20esimo minuto poi il grande spavento per il Barcellona, non una occasione dal gol per gli inglesi (che provano soprattutto a contenere gli assalti avversari) ma per uno scontro tra Valdes in uscita alta e Piquè. Il difensore viene impattato dal proprio portiere, botta tremenda alla testa che costringe il numero 3 a lasciare il posto a Dani Alves.

Gli ultimi 10′ poi, come detto, sono pirotecnici: i due gol blaugrana che proiettano il Barça in finale, l’espulsione di Terry per un fallo su Sanchez a palla lontana, poi la rete di Ramires che fa vedere al Chelsea la strada per l’Allianz Arena.

Nella ripresa il Barça beneficia subito di un calcio di rigore per fallo di un generoso Drogba di Alves, è il momento clou della partita; la palla che riporterebbe i catalani in finale. Messi, dall’alto dei suoi 63 gol stagionali ma a secco da oltre 200 minuti, si presenta dagli 11 metri.

L’errore dell’argentino però ha del clamoroso: palla sulla traversa e Chelsea ancora vivo. Il Barcellona però non fa una piega e riprende ad assediare la porta del Chelsea.
Il fortino londinese non crolla grazie anche a Cech che al 61esimo ferma il sinistro ravvicinato di Cuenca.

Il Chelsea difende in 9 e, in inferiorità numerica, cerca di contenere gli attacchi avversari. Al minuto 80 viene annullato un gol a Sanchez per fuorigioco ad inizio azione di Alves, dopo 2 minuti Messi coglie il palo con un tiro da fuori e conferma il suo momento decisamente negativo.

Proprio quando il Barcellona è completamente sbilanciato in avanti poi che Torres, in pieno recupero, si invola verso la porta di Valdes; dribbling sul portiere e palla nel sacco per il 2-2 che vale l’Allianz Arena per il Chelsea.
I giocatori blaugrana sono increduli: il Chelsea è riuscito nell’impresa di fermare i campioni in carica in 10 contro 11 e di assicurarsi la finale, mentre tutto lo stadio applaude i propri campioni. Questa volta i minuti di recupero non sorridono alla squadra di Guardiola.

Di fatto per i londinesi 2 tiri e altrettanti gol, per i catalani la grande delusione di non riuscire ad accedere in finale per la terza volta in 4 anni.

http://www.youtube.com/watch?v=bpjJ_rnqpKE

http://www.youtube.com/watch?v=Bsh8ADb_oFI

SERIE A 2012/ Juventus Roma risultato 4-0. Juve prima! Video goal

Prova di forza della Juve che in casa schianta la Roma per 4-0: grande prestazione dei bianconeri che con questa vittoria balzano a più 3 sul Milan a 5 giornate dal termine. Batosta per i giallorossi che mostrano lacune difensive davvero enormi. Luis Enrique lascia in panchina Totti e naufraga con la sua squadra.

L’avvio di primo tempo è un vero incubo per la Roma; i giallorossi mettono in mostra per l’ennesima volta le numerose disattenzioni difensive e la Juve nei primi 8′ passa per ben due volte.
E’ Vidal a siglare la personale doppietta, prima sfruttando col mancino un cross di De Ceglie in area, quindi sparando il rete con un violento destro in diagonale un suggerimento di Vucinic dal limite dell’area.

Partita che sembra già in cassaforte dopo neanche 10 minuti, la Roma praticamente non riesce a reagire e Buffon può di certo starsene tranquillo nella propria area. Osvaldo e Borini non incidono, De Rossi schierato centrale di difesa appare piuttosto limitato e a centrocampo Pjanic non porta la giusta qualità.

E’ quindi la Juve a fare la partita, Vucinic e Quagliarella ci provano da fuori ma Stekelemburg è attento. Alla mezzora poi la Juve beneficia del secondo calcio di rigore della stagione: fallo del portiere olandese su Marchisio e espulsione (eccessiva) per l’estremo difensore olandese.

Pirlo dagli 11 metri si fa ipnotizzare da Curci, ma sulla ribattuta il numero 21 mette in rete il pallone del 3-0, risultato su cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa da segnalare un’unica vera emozione: il gol in apertura di Marchisio che da fuori area piazza con il destro il pallone del 4-0, gol che congela in modo definitivo la partita e che porta idealmente le due formazioni negli spogliatoi.

La Roma infatti non ha la forza per poter reagire, sotto di 4 gol e di un uomo contro una Juve che da questo momento in poi amministrerà senza problemi il match.
Conte regala anche mezzora abbontante a Del Piero, ma è ancora Marchisio a sfiorare il pokerissimo con un sinistro ravvicinato parato a terra da Curci.

Niente più da segnalare riguardo la partita: la Juve vola a più 3 sul Milan a 5 giornate dal termine, ottiene la sesta vittoria consecutiva e mantiene l’imbattibilità. La Roma esce dalla seconda trasferta consecutiva in cui subisce 4 reti, l’esclusione di Totti farà sicuramente discutere. Il futuro di Luis Enrique è in bilico, sicuramente nella capitale non avranno preso bene le discutibili scelte dell’allenatore giallorosso.

Inseriremo il video appena disponibile

 

PALERMO JUVENTUS 0-2/ Juve prima, scavalcato il Milan. Video goal
Rischia seriamente questa 31esima giornata di campionato di essere una delle più importanti dell’intera stagione calcistica.
La Juventus infatti, approfittando della sconfitta del Milan contro la Fiorentina, batte il Palermo in trasferta per 2-0 e scavalca i rossoneri di un punto a 6 giornate dal termine del campionato.

Bianconeri a quota 65 punti, Milan fermo a 64: la Juventus ringrazia la Fiorentina che ferma i rossoneri e si conquista il primato in classifica.
Vittoria arrivata per di più su un campo storicamente difficile per i piemontesi, quel Renzo Barbera da cui la Juve era uscita sconfitta nelle ultime 2 stagioni.
Questa Juve però, la Juve di Conte, è diversa: aggressiva, solida , cinica e anche bella da vedere: per la quinta partita consecutiva Buffon non subisce gol e di azioni pericolose dei rosanero non se ne contano.

Altra partita quasi da spettatore non pagante per il numero 1 della Nazionale; alla fine sono Bonucci e Quagliarella a decidere il match e ad assicurare il primo posto alla Juve.
Già nei primi 45′ gli ospiti meriterebbero il vantaggio: Quagliarella e Caceres hanno due grandi occasioni ma la mira davanti a Viviano non è decisamente delle migliori.
Il Palermo, sceso in campo tra mille difficoltà tra infortuni e squalifiche, prova ad affidarsi al contropiede ma Miccoli e Ilicic (decisamente in serata no) non riescono ad avere la meglio su Barzagli Bonucci e Chiellini.

Anche Pirlo si rende pericoloso, ma Viviano è attento e ferma la maledetta del numero 21 bianconero. Si va al riposo quindi sullo 0-0 dopo un primo tempo a tinte bianconere.
Nella ripresa la Juve mantiene il controllo del gioco; Vucinic impegna da fuori Viviano che si fa sempre trovare pronto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo però al 12esimo Bonucci svetta sopra a tutti e insacca il gol del vantaggio.

Settore ospiti gremito che esplode di gioia, gioia che viene bissata 13′ dopo quando Quagliarella viene ben imbeccato in area da Matri e sigla con mancino il 2-0.
Il Palermo prova a tornare in partita, prima una rasoiata di Miccoli finisce fuori, quindi Bacinovic col destro manda alto il pallone sul finale di gara.

Davvero poco per un Palermo non pervenuto, la Juve gestisce bene gli ultimi minuti e potrebbe fare il terzo gol con Del Piero. Ancora Viviano però nega il gol al capitano bianconero.
Poco male per la Juve alla fine: il 2-0 vale 3 punti e il primato in classifica. A 6 giornate dal termine la corsa scudetto si rende davvero vibrante.

SERIE A/ Clamoroso a San Siro: Milan Fiorentina 1-2. Decide Amauri! Video

E’ proprio il caso di dirlo: clamoroso a San Siro! Il Milan, 4 giorni dopo l’eliminazione dalla Champions League, esce battuto anche dalla sfida contro una Fiorentina coinvolta nella lotta per non retrocedere.
Alla fine il risultato è di 2-1 per gli uomini di Delio Rossi, una vera e propria impresa che risolleva la Fiorentina in classifica e che porge alla Juve il primato in classifica su un piatto d’argento.

Se i bianconeri infatti dovessero vincere al Renzo Barbera si porterebbero a più 1 proprio sui rossoneri. Grande beffa per i campioni d’Italia che devono fare certamente mea culpa dopo la partita di oggi.
Un Milan in realtà apparso piuttosto sulle gambe, le fatiche di Champions si sono fatte sicuramente sentire e gli 11 messi in campo da Allegri non erano in grande giornata.

La viola arriva a San Siro senza timore reverenziale: solo la vittoria permetterebbe infatti ai toscani di allungare in classifica sul Lecce terzultimo. Gli ospiti partono bene e si rendono pericolosi con la coppa Ljaic Jovetic, in particolar modo il serbo impegna Abbiati su punizione ma il numero 1 rossonero è bravo a respingere.

Il Milan fiuta il pericolo e si riversa in avanti, prima Ibra su punizione impegna seriamente Boruc, al minuto  30 Maxi Lopez (partito titolare) sgomita in area con Nastasic e cade a terra dopo una leggera trattenuta del difensore: per l’arbitro Celi tanto basta per concedere il rigore al Milan che Ibra puntualmente non sbaglia: 1-0.

La Fiorentina non demorde e complici anche i risultati che vengono dagli altri campi (in particolar modo da Lecce dove la Roma sta perdendo) vede lo spettro della Serie B sempre più vicino.
Gli attacchi viola però non incidono in particolar modo.

Nella ripresa la viola parte subito alla grande: Jovetic si infila in una difesa milanista troppo larga e batte Abbiati per l’1-1.
Un risultato che non sembra accontentare nessuna delle due squadre: la partita si anima di capovolgimenti di fronte con Jovetic e Maxi Lopex che hanno le migliori occasioni. Boruc e Abbiati però fanno il loro dovere e sventano i pericoli.

Ecco allora quando tutto sembra portare al pareggio come risultato finale, il lampo viola che si concretizza grazie al duetto tra Jovetic e Amauri in area: il brasiliano davanti ad Abbiati non sbaglia e all’89° segna il primo gol della stagione.
San Siro rimane incredulo e ammutolito, il popolo milanista non crede a ciò che sta vedendo: la Fiorentina (peggior rendimento esterno della Serie A) è in vantaggio sulla capolista e ora vede la salvezza più vicina.

Il forcing finale di un Milan stanco non c’è, Cassano torna in campo dopo 5 mesi ma non riesce ad incidere: alla fine è 2-1 viola, rossoneri che ora dovranno tifare Palermo per non vedersi sfuggire il primato in classifica.

CHAMPIONS LEAGUE 2012/  Barcellona Milan 3-1, rossoneri eliminati. Video goal
Finisce l’avventura europea del Milan che al Camp Nou crolla per 3-1. Netta la superiorità catalana, gli uomini di Guardiola dominano ma hanno bisogno di 2 rigori per chiudere in vantaggio il primo tempo. Il gol di Nocerino illude e fa sognare il popolo rossonero, Iniesta nella ripresa riporta tutti i milanisti sulla terra e il Barcellona in semifinale.

Il primo tempo si chiude 2-1, 45′ scoppiettanti ed intensi al Camp Nou. D’altra parte, visto il risultato dell’andata, non poteva essere altrimenti.
Pronti via il Barcellona prova a mettere subito sotto il Milan: nei primissimi minuti Messi ha due belle occasioni ma prima il mancino della Pulce è parato a terra da Abbiati, poi l’argentino col destro da posizione favorevole spedisce a lato di poco.

I rossoneri sembrano scossi da questo inizio shock blaugrana, al decimo minuto Messi sfrutta un errore di Mexes a centrocampo e si invola verso l’area avversaria; sugli sviluppi dell’azione lo stesso numero 10 blaugrana subisce un fallo da Antonini in piena area: rigore e mancino letale della Pulce che fa 1-0.

Risultato che vale la qualificazione per i blaugrana, forse per questo i catalani abbassano un po’ il ritmo e cercano di gestire la gara. Il Milan fiuta la possibilità di far male agli avversari e al minuto 32 è il turno di Nocerino ravvivare le speranze rossonere: assist filtrante di Ibra dal limite dell’area per l’ex Palermo che davanti Valdes non sbaglia: 1-1 e Milan virtualmente in semifinale.

Il Barcellona allora sente il pericolo e si riversa di nuovo in avanti: prima Abbiati è bravo sul tiro da fuori di Xavi, quindi al 40° sugli sviluppi di un angolo Nesta affossa in area Busquets e concede il secondo penalty ai blaugrana: Messi implacabile e 2-1. Risultati su cui si chiude il primo tempo.

Nella ripresa  il Barcellona riesce subito ad andare in gol con Iniesta che sfrutta un rimpallo in area dopo un tiro di Messi: i blaugrana si portano sul 3-1 e mettono una seria ipoteca sulla qualificazione.
Il Milan accusa il colpo e crolla, di azioni pericolose nella ripresa rossonera non ce ne sono e sono i blaugrana; pur abbassando il ritmo e gestendo il risultato, ad avere le occasioni migliori.

Prima è Thiago Alcantara a sfiorare il gol con un mancino in diagonale, quindi è Adriano che davanti ad Abbiati spedisce fuori col destro.
Ibra e compagni non ci sono più e il Barcellona ha compito facile nel portare facilmente a casa il risultato.
Alla fine è quindi 3-1, i blaugrana si dimostrano fin troppo superiori e meritano la semifinale per quanto visto tra andata e ritorno.

Ulteriore nota negativa della serata l’ennesimo infortunio di Pato, costretto ad uscire dopo appena 10′ dall’entrata in campo al posto di Boateng. Da valutare le sue condizioni.

Ora per il Milan tutte le forze saranno indirizzate al campionato, il Barça prosegue nel cammino europeo ed incontrerà una squadra tra Chelsea e Benfica.

http://www.youtube.com/watch?v=nyFg3S3qDX8

http://www.videofy.me/dktqdl5z/458079

SERIE A 2012/ Super Juventus, Napoli battuto 3-0. Video goal

Non si passa, sulla Juventus non si passa.
Questa l’estrema sintesi della partita tra i bianconeri e il Napoli; azzurri strapazzati allo Juventus Stadium per 3-0 grazie ai gol di Bonucci, Vidal e Quagliarella.
Alla fine del match impietoso il dato dei tiri in porta: 10 per la Juve, 0 per i partenopei che non riescono quasi mai ad entrare in partita; se non qualche fiammata estemporanea che comunque non porta particolari pericoli ad un Buffon in serata relax.

Con questa vittoria sono 34 le partite che la Juve chiude senza una sconfitta, 3 punti che proiettano i bianconeri a -2 dal Milan capolista e a più 11 sulla Lazio terza in classifica. Secondo posto quasi ipotecato per i piemontesi che ora proseguono nel sogno scudetto.

Nell’antipasto della finale di Coppa Italia Juventus e Napoli si incontrano in una domenica che ha portato risultati favorevoli per entrambi: gli azzurri infatti avrebbero potuto approfittare del ko della Lazio terza in classifica mentre i bianconeri dovevano sfruttare il pari del Milan a Catania.

Dal primo minuto Conte propone il 3-5-2 con in attacco Borriello e Vucinic, una coppia che non convince appieno tanto che di occasioni da gol ce ne sono poche nel primo tempo. Un colpo di testa mancato dal bomber ex Milan davanti alla porta è l’occasione più ghiotta per la Juve nella prima frazione, mentre il Napoli non sfrutta un affondo con Hamsik che, scartato Buffon, non riesce a ritrovare la palla che si perde sul fondo.

Finisce quindi 0-0 un primo tempo brutto e molto tattico, nella ripresa però la Juve scende in campo con un altro piglio e impone subito il proprio gioco. I bianconeri passano in vantaggio meritatamente ma in modo piuttosto rocambolesco; sugli sviluppi di un calcio piazzato infatti Vucinic si ritrova con la palla in area, girata dell’attaccante con il pallone che si infila in rete dopo aver trovato la deviazione di Bonucc: 1-0 Juve.

Al decimo della ripresa quindi i bianconeri si ritrovano in vantaggio su un Napoli che non riesce con i vari Lavezzi Hamsik e Cavani e portare pericoli alla porta difesa da Buffon.
Anche per questo la Juve prende via via sempre più coraggio, gli attacchi bianconeri si fanno sempre più intensi e De Sanctis è costretto agli straordinari su un tentato autogol di Campagnaro.
Al 30° arriva anche il gol di Vidal (migliore in campo) che dopo una serie di doppi passi ai danni di Aronica riesce a infilare la rete con un gran sinistro.

Il Napoli perde quelle poche speranze che gli erano rimaste, entrano anche Del Piero e Quagliarella per due spenti Vucinic e Borriello; e sono proprio i due nuovi entrati a siglare il 3-0: giravolta del capitano su Aronica e assist profondo per il bomber campano che fa 3-0.

Partita chiusa, nel finale c’è solo il tempo per vedere l’espulsione di Zuniga per gomitata su Chiellini e per assistere a due discese di Del Piero che però non riesce a trovare il gol.
Poco importa però alla fine, Juve a -2 dal Milan e Napoli a -3 dal terzo posto.

 

SERIE A/ Inter Genoa 5-4: tris di Milito, doppio Gila. Video goal
Buona la prima, verrebbe da dire, ma quanta fatica per il neo tecnico neroazzurro Stramaccioni per portarsi a casa la prima vittoria da professionista sulla panchina dell’Inter.

Finisce con un rocambolesco 5-4 a San Siro; 9 gol frutto anche di 4 rigori (3 per il Genoa) concessi dall’arbitro che tra l’altro espelle anche Julio Cesar e Belluschi.

Alla fine ha prevalso la squadra con la difesa ”meno peggiore” : il Genoa con questi 5 gol incassati arriva a quota 56 in stagione, l’Inter (42 reti subite in campionato)  invece è vero che subisce 3 gol dagli 11 metri; ma la difesa neroazzurra non è mai parsa tanto solida da fermare i pur sterili attacchi liguri.

Gira che ti rigira, è sempre il Principe Milito a salvare la sua squadra: una tripletta dell’argentino proprio contro il Genoa che lo ha lanciato nel grande calcio, una tripletta che vale 3 punti d’oro per la rincorsa al terzo posto distante ora 7 punti.

Una partita folle a San Siro, che sembrava chiusa già dopo i primi 37 minuti grazie alla doppietta di Milito e al gol di Samuel; ma che Moretti riapre nel finale di tempo in seguito ad un calcio d’angolo.
Nella ripresa il Genoa si fa subito sotto, Zanetti commette fallo di mano in area e si becca anche il giallo. Dal dischetto va Palacio che non sbaglia e accorcia ancora : 3-2.

E’ Zarate, lanciato in campo dal primo minuto da Stramaccioni, a ristabilire il doppio vantaggio: azione personale dell’ex Lazio che entra in area e lascia partire un bel destro a giro che supera Frey: 4-2 e partita che sembra chiusa.
Invece no, pochi minuti e Palacio si invola verso la porta di Julio Cesar sfruttando l’ennesima disattenzione della retroguardia interista: il portiere brasiliano atterra l’avversario in area e si becca il rosso diretto.
Pallone a Gilardino che piazza il destro e supera il neoentrato Castellazzi per il 4-3 a 10′ dalla fine.

Il Genoa potrebbe sfruttare negli ultimi minuti la superiorità numerica, al 41° però Belluschi atterra in area Guarin e si becca il secondo rosso della partita. Dal dischetto Milito fa tripletta e 5-3.
Partita che sembra definitivamente chiusa, invece i liguri beneficiano di un altro calcio di rigore per fallo di Lucio (ammonito) su Sculli: ancora Gila piazza la palla in rete per il 5-4 finale al minuto 45.

Non c’è davvero più tempo poi per assistere ad altre occasioni: l’Inter torna pazza e supera un Genoa che paga una difesa a dir poco patetica; ma se Stramaccioni vuole finire le partite senza colpi al cuore allora dovrà lavorare altrettanto bene sulla sua retroguardia. Non sempre si fanno 5 gol, e per vincere a volte (se non spesso) bisogna contare anche sulla fase difensiva.

http://www.videofy.me/v/455072

http://www.videofy.me/v/454895

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