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Google-pensa-all-X-PhoneDiffondere le competenze digitali fra i giovani sembra essere la mission del motore di ricerca più famoso e impiegato al mondo. Dopo aver annunciato nel corso dello scorso febbraio l’impegno in questo verso, Google si è proposta l’obiettivo di formare 2 milioni di giovani europei entro il 2017, grazie a nuovi programmi e nuove attività previste nei diversi paesi del vecchio continente.

L’annuncio è stato fatto a Bruxelles dal presidente e business operation del motore di ricerca Matt Brittin. Il nostro paese, nel frattempo, ha già annoverato un programma molto speciale quanto interessante, Crescereindigitale.It, che è stato realizzato in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con Unioncamere. Si tratta di un progetto interno a Garanzia Giovani, che offre un percorso di formazione completamente online agli iscritti al programma e la possibilità di partecipare ad oltre 3mila tirocini suddivisi in tutto il territorio nazionale. Quasi 4.000 giovani si sono già formati impiegando questo strumento e in questi giorni si sta concretizzando l’avvio dei tirocini nelle imprese.

Secondo le stime diffuse, Google avrebbe attivato nel paese un giro di affari pari ad oltre 2 miliardi di euro e dato vita a circa 40mila posti di lavoro nel corso del 2014. Questo è quanto deriva dallo studio eseguito dalla società di consulenza Deloitte, commissionato dal motore di ricerca. La ricerca si è impegnata a fotografare l’impatto di Google sull’economia del nostro paese e ha dimostrato che le aziende che usano il motore di ricerca Google Search e AdWords hanno potuto generare tra i 2 e i 10 miliardi di euro di giro economico, nonché aprire le porte a tanti posti di lavoro, tra i 40mila e i 170mila, che interessano tutti i settori dell’economia italiana. 30 milioni di euro sono i soldi generati da chi crea contenuti digitali che impiegano piattaforma come Google, ma anche da sistemi collaterali che appartengono al gruppo come YouTube, Google Work e Adsense solo per citarne alcuni, con la conseguente nascita di circa 4mila posti di lavoro in media in questo settore.

Secondo il report stilato dall’agenzia Deloitte, Google ha potuto contare sul sistema mobile Android, che ha permesso di sviluppare il mercato degli smartphone abbattendo i prezzi e supportando l’operato degli sviluppatori delle app. Da sola questa attività è valsa circa 439mila posti di lavoro in Europa e ha generato introiti per circa 5.2 miliardi di euro. Si tratta di cifre importanti, che dimostrano quanto lo sviluppo delle app nel nostro presente sia un lavoro e un business ricercato e remunerativo.

Ci si cominciava quasi a rassegnare. Ma oggi è cominciato a girare un video su youtube in cui si mostravano Greta Ramelli e Vanessa Marzullo in abaya. Il primo a condividerlo, a quanto sembra, è stato un giornalista arabo (in Italia l’abbiamo agganciato, per come dire, solo qualche ora dopo ed i notiziari si sono accodati). La data del video non è stata accertata dai tecnici e non sembra del tutto attendibile il foglietto tenuto in mano da Vanessa in cui trapela la data del 17/12/2014. Chiedono di essere liberate entro natale con l’aiuto del governo italiano e dei suoi mediatori, altrimenti rischiano di essere uccise.
Un po’ tardivo, quindi, questo video se ci riflettiamo bene. Natale è già trascorso: che il video sia già finito da giorni nelle mani degli 007 italiani? Che una manovra di salvataggio tempestivo sia stata giudicata troppo azzardata?
Dubbia è la sorte anche di Padre Paolo Dall’Oglio che si presume sia segregato presso l’Is.
Certamente, la cooperazione internazionale, il laicato e/o le missioni di natura religiosa stanno coinvolgendo sempre più nuovi giovani, malgrado ci si lamenti sempre dell’assenza di nuove “vocazioni” nelle missioni, in ogni caso di pace e di amore, a prescindere da quali siano le parti coinvolte nei processi in disputa.
D’altronde, è ammissibile che quando si tratti di Organizzazioni volontaristiche non governative si appoggi più una parte che l’altra (vediamo ad esempio il caso Palestina Vs Israele), e pur se l’intento vuol essere positivo.
Allora, quando i nostri giovani partono all’estero in missione dobbiamo sempre aspettarci un certo grado di rischio, se raggiungono le cosiddette “zone rosse”? Bisogna esserne tutti consapevoli. Siamo sicuri che vengano rispettate tutte le preventive procedure di sicurezza?
Nel 4° Convegno Missionario Nazionale tenutosi presso Sacrofano un rappresentante dei vertici dello Stato ha consigliato ai “missionari” di informare il Ministero di partire all’estero per scopi adibiti alla cooperazione, oppure alla loro veste (religiosa o laicato volontario). Evidentemente, spesso si parte, come dire, “all’avventura” come se si fosse normali cittadini in viaggio turistico, senza con ciò informare le istituzioni di provenienza. Non sappiamo se ciò ha qualche attinenza col caso in esame, ma vorremmo dare uno sguardo di riflessione su tale punto che diventerà sempre più importante, soprattutto per i cristiani che sono chiamati da Papa Francesco a seguire un’impronta missionaria (ed a partire dalla catechesi). Bisogna uscire con coraggio e portare a termine le proprie missioni, che siano di natura religiosa o meno.
Se, tra l’altro, si riflette sulla dinamica del rapimento, per come è giunta alle nostre orecchie, abbiamo i dovuti dubbi. Due ragazze che partono per un lavoro di cooperazione così delicata, in situazioni politiche e religiose conflittuali, possono dare continuamente dinamica real time dei loro movimenti postando foto, inneggianti pace ed amore certamente, sul profilo Facebook? I social network non sono il principale metodo per rintracciare, in buona fede, un giovane che si sposta all’estero per altri scopi e non riesce a fare a meno di condividere tramite lo smartphone tutto quello che succede intorno? Certo, ognuno è libero di scegliere con chi condividere tali messaggi ma il rischio c’è, soprattutto se si vuol pensare che le due ragazze si sarebbero fidate delle persone sbagliate e sono state attirate in una casa, in modo da essere agevolmente rapite, senza che le loro ribellioni potessero essere intercettate dalla folla. Quindi, una talpa c’è stata, sempre e comunque.
Ma queste sono solo ipotesi perché dispiace davvero che le nostre generazioni di giovani, con spirito d’iniziativa di cui lo stesso presidente Napolitano non ha negato l’esistenza, possano magari non essere adeguatamente protetti in situazioni ad alto rischio che sicuramente non accenneranno a diminuire, anche per le prossime partenze.

img00280_20120703_11362875500ettari di terreni agricoli del demanio verranno concessi in affitto o venduti ai giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli o che già lo sono.

Il provvedimento, progettato dal Governo Monti, è diventato realtà con il ministro dell’agricoltura attuale Maurizio Martina, che qualche giorno fa ha firmato un decreto applicativo ottenendo, tra l’altro, la lista dei terreni disponibili: si tratta di circa 5.500 ettari, che da settembre saranno affittati o venduti possibilmente a giovani titolari di un’impresa agricola o a quelli che intendono metterla in piedi impegnandosi, per i prossimi 20 anni, a destinare quelle terre all’uso agricolo.

Sia che vengano acquistate, sia che vengano prese in affitto, per gli under 40 sono previste delle agevolazioni come mutui a tasso zero e detrazioni sugli affitti dei terreni al 19 per cento.

“È la prima volta in assoluto – dichiara Martina – che terreni pubblici statali vengono coinvolti in un progetto di questa portata per incentivare il ricambio generazionale e l’imprenditorialità giovanile in campo agricolo; nei prossimi mesi proseguiremo questo lavoro anche con le Regioni e i Comuni, che potranno dare nuova vita al loro patrimonio di terre agricole incolte. Vogliamo rendere di nuovo produttive tante terre, troppo spesso frazionate, che potranno contribuire al rilancio del settore”.

COLDIRETTI: “E’ un’ottima notizia che i tanti giovani che vogliono investire in agricoltura attendevano ormai da diverso tempo e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto”, afferma Maria Letizia Gardoni.

“Attendiamo per settembre la messa a disposizione dei terreni per aiutare i tanti giovani che ogni giorno ci contattano a poterne avere accesso – aggiunge Gardoni – è in atto una vera svolta green con un aumento record del 12% delle nuove iscrizioni agli istituti agrari per il prossimo anno; ci auguriamo ora che la norma sia estesa anche alle terre di proprieta’ degli altri enti pubblici a partire dalle Regioni”.

  Messa delle Palme: le parole del Papa. Il nuovo Pontefice, papa Francesco, ha parlato in occasione dell’Omelia delle Palme. “E per favore non lasciatevi rubare la speranza, quella che ci dà Gesù“, ha detto il successore di Benedetto XVI parlando a braccio. Papa Francesco ha anche affermato che il “diavolo” è sempre pronto a inserirsi nei momenti di scoraggiamento.

Il Pontefice si è anche rivolto ai giovani per la giornata mondiale della gioventù che si svolgerà in Brasile, a Rio de Janeiro: “Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro. Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile. Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’incontro sia un segno di fede per il mondo intero“.

rc autoDa un’indagine di “Cittadinanzattiva” sui costi dell’assicurazione obbligatoria in campo automobilistico risulta che gli adulti pagano in media tra i 460 e i 625 euro, mentre i più giovani tra 1.700 euro e 3.960 con una media di 2.630 euro.

L’analisi sulle offerte si è concentrata su due profili di utenti: un quarantenne con autovettura da 1.300cc, in classe di massimo sconto bonus-malus e un diciottenne con autovettura sempre 1.300 cc, in classe bonus malus d’ingresso.  Entrambi i preventivi sono stati predisposti per il massimale minimo di legge. Per ogni capoluogo di provincia è stata calcolata la media delle tariffe.

In generale il caro Rc auto è più marcato al Sud, dove un neo patentato spende circa 3.101 euro ed un automobilista adulto 776 euro, con valori simili al Centro (rispettivamente 3.013 e 712 euro) e tariffe meno “pesanti” al Nord (2.532 euro per chi ha appena preso la patente; 547 euro per un adulto).

In Veneto, dove si verifica il 6,8% del totale nazionale dei sinistri, il costo della Rc auto è di 2.562 euro per i neo patentati e di 551 euro per gli automobilisti più esperti.  Venezia è in vetta alla classifica regionale per i costi delle polizze auto (2.867 euro per i diciottenni; 625 per gli adulti) seguita da Padova (rispettivamente 2.741; 601 euro) e Treviso (2.720; 594 euro). Belluno è tra le 10 città d’Italia in cui si paga mediamente meno. Verona presenta polizze per adulti che variano da 460 a 625 euro (539 di media) e tra 1.703 e 3.960 euro per chi ha appena conseguito la patente (2.630 euro di media).

L’indagine evidenzia infine una sostanziale omogeneità tra tariffe applicate alle donne e agli uomini. L’associazione “Cittadinanzattiva” vigilerà comunque sui listini delle assicurazioni alla luce della normativa Ue, entrata in vigore a fine dicembre 2012, in base alla quale in Europa non si potrà variare il premio di uno stesso prodotto in funzione del sesso dell’assicurato.