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Dragon Age Legends

La software house canadese BioWare Corp. ha ripubblicato quest’oggi l’edizione standalone del gioco Dragon Age Legends il gioco free-to-play per il social network Facebook. L’ha fatto in occasione del release di Dragon Age 2. Il gioco era stato cancellato dal social network il mese scorso perché purtroppo godeva di poca popolarità e non aveva risposto alle aspettative di Electronic Arts.

Per chi avesse già utilizzato la versione su Facebook, è possibile ritrovare i propri progressi sul sito ufficiale della software house ed importarli nella nuova versione scaricabile. Ora non è più un gioco da community, ma si è trasformato in un game da players solitari.

Per chi non lo conoscesse, si tratta di un gioco di strategia a tema fantasy che  trae evidente ispirazione si dal famosissimo “Signore degli Anelli”di Tolkien, sia dalle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di G.R.R. Martin. Le avventure sono ambientate in un continente fittizio, chiamato Thedas.

Facebook ormai è dappertutto, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei social button.
Secondo i numeri pubblicati da Pingdom, infatti, il 24% dei primi 10.000 siti al mondo (la classifica è elaborata da Alexa) presenta sulla pagina principale un pulsante Facebook.

Il numero sale poi vertiginosamente al 49.3% quando si tratta di prendere in considerazione link regolari al social network.

L’uso e la proliferazione dei social button quindi, in aggiunta di altri plug-in, si sta confermando una tendenza e un aspetto del cambiamento del web in questi ultimi.

Dietro a Facebook ci sono tutti i diretti concorrenti, da Twitter, Google+ e LinkedIn. Twitter è fermo al 10% dei siti presi in esame, ma ha una presenza che sale al 41.9% con i link di collegamento.

Secondo una ricerca condotta da Redshift Research per Intel risulta che il comportamento degli utenti italiani in facebook è alquanto sorprendente.

Era prevedibile ma risulta che circa la metà degli utenti che hanno un profilo nel social network di Zuckerberg ha dichiarato di aver barato almeno una volta sull’autenticità del proprio profilo,.

Anche se in buona fede, sono gli uomini i più bugiardi (circa il 53%) confessando di costruire sul Web un’immagine diversa dalla realtà aggiungendo interessi ed esperienze mai vissute.

Il fenomeno non è solo italiano naturalmente. Gli olandesi risultano i più onesti, mentre gli arabi raggiungono una percentuale del 76%.

Il motivo? Catturare l’interesse degli amici e nascondere le proprie insicurezze.

Prime operazione commerciali per facebook a un mese dal suo ingresso in borsa. Il social network di Mark Zuckerberg ha acquistato Face.com, il cui software consente di riconoscere i volti dalle foto.

L’annuncio è stato dato direttamente da Gil Hirsch, CEO di Face.com, nel blog ufficiale della società che nel comunicato lascia intendere che continuerà il consueto supporto verso la comunità degli sviluppatori che utilizzano le API di Face.com.

Secondo gli esperti del social network agli utilizzatori di Facebook piace condividere foto e memorie con gli amici e la tecnologia di Face.com aiuta a migliorare il supporto tramite le foto.

Intanto, però, non si conosce il valore della transazione e i titoli di Facebook sono in calo dello 0,7% a 29,82 dollari. Il prezzo è quindi ancora sotto quello iniziale.

Starà pure vivendo la crisi del settimo anno, ma nei social network è imbattibile. Facebook ha ormai superato gli 845 milioni di utenti attivi e risulta il social network più visitato in centoventisei paesi al mondo.

Il risultato, frutto dell’analisi condotta dall’Osservatorio Facebook italiano e alla creazione della Mappa Mondiale dei Social Network di Vincenzo Cosenza, non lascia dubbi sul social network leader al mondo.

L’Europa è il continente che più fa uso di facebook con i suoi 232 milioni di utenti iscritti. Segue l’America del nord con 222 milioni e l’Asia con 219 milioni.

Tuttavia la creazione di Zuckerberg non riesce a invadere paesi come la Russia (la battaglia e’ tra V Kontakte e Odnoklassniki) e la Cina (in mano a QZone, Tencent Wei e Sina Weibo).

Come succede per tutte le storie d’amore anche per facebook la crisi arriva allo scoccare del settimo anno.

La pubblicità non aumenta, il titolo in Borsa non va affatto bene come ci si sarebbe aspettati al lancio, e anche gli amici – 7 milioni tra Usa e Inghilterra – se ne vanno, lasciando Mark Zuckerberg un po’ più solo e travolto ancora degli impietosi racconti sulla sua tirchiaggine che non riesce a farsi amico più neppure un cameriere, a consolarsi con la sua neosposina Priscilla.

Una crisi passeggera o qualcosa di cui il social network numero uno al mondo dovrebbe prendere in considerazione e preoccuparsi?

David Kirkpatrick, il più accreditato studioso in materia, sembra propendere comunque per la prima ipotesi. La crisi non è dunque qui per durare.

facebook app storeSono circa seicento le applicazioni disponibile nell’App center di Facebook, annunciate ieri a San Francisco da maggio disponibili. Saranno mostrate, come in una vetrina, le applicazioni più interessanti, i giochi, e le app che si possano integrare con la timeline della propria pagina.

Così facendo Facebook lancia la sfida a Google Play ed  iTunes Store, considerando che gli utenti mobili del social network sono circa 500 milioni, c’è davvero da investire in questa idea.

Da oggi è già disponibile negli Usa e nelle prossime settimane aumenterà la fetta di utenti che potrà scaricare app, andando a questo indirizzo https://www.facebook.com/appcenter.

Così Mark Zuckeberg entra nel mondo dei softwares , qualche esempio: Pinterest, Instagram, Angry Birds, Nike +. Lo store conterrà  quindi app di qualità, soprattutto basate sul grado di apprezzamento degli utenti stessi. Si verrà poi reindirizzati  nell’Apple Store o su Google Play. Attraverso l’App Center si potrà anche scegliere l’applicazione più adatta al proprio dispositivo mobile.

airtime-videochat-di-facebookSean Parker presenta un nuovo progetto, si chiama Airtime, si tratta di una video chat per connettersi con i propri amici iscritti nel social network Facebook. Ci si potrà connettere in chat, anche con persone sconosciute come con Chatroulette. In Airtime prenderà parte anche Shawn Fanning, collaboratore di Napster.

I co-fondatori di Napster dopo mesi di ripensamenti hanno messo sù Airtime, chat video che è anche un’applicazione per condividere video, si partirà da Flash, dalla webcam, ormai ci sono circa 800 milioni di webcam, e poi con Facebook e la banda larga 1.5 megabit per secondi, si riuscirà in questo progetto.

Su Airtime ci saranno due schermi, ciascuno di un utente, atti a scambiare video, file o solo chiacchierare. Il servizio si attiverà su Facebook.