È stata scoperta oggi una maxi-evasione ai danni del fisco italiano, di 1,7 miliardi di euro. La somma è dovuta ad un giro di false fatturazioni da parte di società cooperative che puntualmente scomparivano e lasciavano il posto ad altre società fantasma. Il denaro veniva illecitamente sottratto è portato su conti correnti intestati a società fiduciarie di San Marino e del Lussemburgo
Il tutto veniva poi reimpiegato nel settore immobiliare, come è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Roma attraverso indagini durate oltre due anni, condotte dal Nucleo speciale polizia valutaria. Ben 62 gli indagati, e sono ancora in corso in alcune regioni italiane – Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Sardegna – perquisizioni e sequestri preventivi di beni per centinaia di milioni di euro.
Le società erano specializzate nella evasione della riscossione di debiti tributari. L’attività illecita ha provocato nel corso degli anni un danno allo Stato, e quindi a tutti noi cittadini, un danno per 1.7 miliardi di euro. Il meccanismo consisteva nell’affidamento di servizi in subappalto a società cooperative appositamente create, da parte delle società consortili amministrate dagli indagati, che si aggiudicavano così gli appalti, da enti pubblici ma non solo.
Le società cooperative, a loro volta, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti accreditavano il denaro ricevuto ad altre cooperative. Un giro ben rodato e sperimentato. Al momento l’inchiesta è diretta dal procuratore aggiunto di Roma Nello Rossa e dal sostituti procuratori Filippi e Davinola, mentre i provvedimenti di sequestro preventivi sono stati firmati dal gip della Capitale Valerio Savio. Un bel colpo messo a segno da parte dello Stato e di coloro che credono nella legalità, contro il malcostume dell’evasione fiscale e della vera e propria truffa ai danni dello Stato e di tutti noi cittadini. I proventi che derivano dal recupero dell’evasione fiscale sono sempre di più ogni anno, e contribuiscono ad alleviare il nostro immenso debito pubblico.