Delle rivelazioni sconcertanti sono emerse esaminando alcuni documenti che dimostrano che sono stati condotti alcuni esperimenti medicinali tra l’83 e l’89, in Germania, da alcune aziende farmaceutiche dalla Repubblica federale tedesca su delle cavie, ricoverate nella metà comunista del Paese. I pazienti sui quali venivano sperimentati i test con tali farmaci risultano non essere comunque a conoscenza delle sperimentazioni. La notizia è stata resa nota dalle testimonianze di alcune delle vittime, ulteriormente confermate da alcuni documenti del ministero della Salute della Germania comunista, questi documenti sono stati pubblicati dal quotidiano tedesco TagesSpiegel, che ha scoperto l’esistenza di sette casi. La notizia si era già diffusa recentemente in Germania: infatti lo scorso 3 dicembre il canale televisivo MDR aveva raccontato il caso di un uomo, Gerhard Lehrer, morto a due anni dall’inizio della cura che gli era stata prescritta nel 1989, e che, stranamente, non era reperibile in farmacia. Le aziende coinvolte nello scandalo si sono tuttavia difese, spiegando che nei test sarebbero state rispettate tutte le prescrizioni del caso. Al momento però la verità su questo fatto drammatico non è stata ancora appurata.