Il governo Renzi aveva annunciato una manovra di tagli alla sanità molto importante, che ora sta diventando realtà tangibile con l’approvazione e con la presentazione ai sindacati di categoria dell’elenco delle prestazioni che interessano la spending review del ministero.
Si tratta di una stretta che interessa esami specifici e di diversa tipologia, fra i quali si trovano le risonanze magnetiche delle articolazioni e della colonna vertebrale, le tac, gli esami di laboratorio genetici e i test allergicologici. Tanti esami quindi, che non saranno più coperti in quanto considerati non appropriati, per un totale di 208 prestazioni generali.
Oggi verrà quindi presentata ai sindacati di categoria la lista completa delle prestazioni tagliate dal governo, ed essi avranno a disposizione due giorni per fare le loro considerazioni in merito. L’iter seguirà quindi l’auspicato via libera da parte dei sindacati, che porterà all’approvazione del testo e quindi alla sua messa in opera.
Cosa significa questo taglio per i contribuenti? Se ad esempio una persona desidera effettuare un certo test contenuto nell’elenco e non dispone di detrazione a carico del servizio sanitario dovrà pagare l’intero ammontare di tasca propria. Diversi sono i test che interessano il taglio, fra i quali spiccano sicuramente le risonanze magnetiche, esami molto costosi che spesso vengono fatti anche se non esiste l’effettivo bisogno. Prova ne è che l’Italia è il primo paese in Europa per ammontare di queste prestazioni, le quali gravano sulle casse dello Stato in modo importante e quindi richiedono di essere effettuate solamente in casi speciali, oppure di essere pagati di tasca propria dal contribuente.
La novità non interessa solamente il taglio degli esami di accertamento, ma anche il fatto che i medici che andranno a prescrivere esami in caso di non effettivo bisogno potranno essere soggetti al pagamento di sanzioni pecuniarie. Questa decisione ha sollevato un vero e proprio polverone, in quanto i medici hanno affermato che potrebbe venire meno il rapporto di fiducia fra medici e pazienti e che quindi la decisione si rivela assai problematica. In attesa di conoscere il responso delle associazioni di categoria lo Stato spera di tagliare delle spese che vengono considerate inutili, in quanto attuate anche senza l’effettivo bisogno, per raccogliere fondi che possono essere destinati in modo virtuoso alla sanità stessa, ma anche impiegati per finanziare le tante manovre di governo che si stanno attuando in questo caldo inizio di autunno.