Siamo dunque arrivati ai tempi in cui un posto di lavoro è sempre un campo minato? La contesa fra sindacati e governo continua con una serie di colpi sferrati senza alcuna pietà. La Camusso conferma che il Governo non è “disponibile al dialogo sociale” e non prevede nessuna trattativa. Molti hanno perciò paura che per rinunciare a cose di cui bisognerebbe essere garantiti, si ritroveranno così a dover vivere nel terrore continuo (dalla padella alla brace, come si suol dire! Meglio non concedere neanche ciò che sembra obsoleto, a detta di chi la pensa diversamente). Perché in fondo sono tempi duri e per sopravvivere in un paese come il nostro bisogna trovare tutte le misure possibili, anche i licenziamenti facili.
E’ sì previsto un indennizzo per i neo-assunti dalle 3 alle 6 mensilità per aziende con oltre 15 dipendenti e 2,5 di mensilità per quelle più piccole di questa misura, ma come già detto l’incontro non poteva finire peggio a Palazzo Chigi.
Non c’è ancora una scelta sull’entità dell’indennizzo per i licenziamenti illegittimi, come riferito da Poletti. Possono esserci perciò trucchettini burocratici per sviare la questione, sempre sperando che la legge venga adattata a dovere. Tutele crescenti, anzianità di servizio: tutti fattori che entrano in ballo in un discorso che poteva anche rimanere intoccato vista la situazione nazionale.
Il Governo sta accelerando le procedure e questo mette i Sindacati ancora di più nel panico vista la mancanza di dialogo, la mancanza di attenzione che stanno ottenendo da chi detta legge nel nostro piccolo mondo. “Vogliamo impedire un’altra strage di posti di lavoro e di iniquità nel Paese” affermano. Non si vede traccia di ammortizzatori sociali in tutta questa faccenda.
Renzi ha già, tra virgolette vogliamo specificare, “Venduto” la riforma sul mercato del lavoro presso Bruxelles. Questo non farà altro che, secondo come presentato dalle carte, garantire una ripresa teorica dell’Italia ed addolcire così l’unione europea verso di noi. Ma il concetto, se vogliamo, può essere anche un altro: questo famoso Jobs Act non sarà una “palla al piede” per chi lavora onestamente?