Per sconfiggere il virus Ebola serve un lavoro comune di coordinamento europeo. Ecco le ultime novità riportate oggi dai giornali in merito alla terribile epidemia che sta terrorizzando non solo l’Africa, ma anche il mondo occidentale. E’ guarita l’infermiera spagnola che si era ammalata a Madrid, e a quanto pare anche la dottoressa norvegese, infettata durante un viaggio in Sierra Leone, non ha più il virus. L’annuncio ufficiale viene da Medici senza Frontiere: «Siamo felici nell’avere appreso che la nostra collega è guarita», ha detto un portavoce di Msf Norvegia, Jonas Haagensen.
Le terapie per guarire dall’Ebola sono però costosissime, stando a quanto si legge su Der Spiegel: il paziente curato in Germania è costato infatti due milioni di euro. L’uomo è già stato dimesso, ma le spese sono state davvero esorbitanti.
Intanto, si auspica la nomina di un coordinatore unico per la lotta contro il virus; tutti i ministri europei degli Affari Esteri unanimemente vogliono nominare un coordinatore europeo per la lotta contro l’Ebola. Ecco come si è pronunciato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, alla fine della riunione del Consiglio Affari Esteri della Ue tenutosi oggi a Lussemburgo: «Il nome sarà scelto nei prossimi giorni». Probabilmente c’è già un nome nell’aria, ma i ministri mantengono il più assoluto riserbo. «È un passo molto importante perché è necessario che tutto il mondo lotti contro questa epidemia molto grave» ha affermato poi Fabius. Infatti, oltre ai paesi africani dove l’emergenza rimane grave, come Liberia, Sierra Leone e Guinea, ce ne sono altri che sono finalmente riusciti a fermare l’epidemia, come il Senegal e la Nigeria.
Anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, venerdì scorso ha nominato l’avvocato Ron Klain come super commissario, ribattezzato “zar”, per l’emergenza sanitaria da Ebola nel Paese. L’esigenza di un coordinatore unico si fa quindi sempre più forte.