La capitale francese è stata ieri sfondo di scontri tra cattolici e femministe. Il tema è assai scottante e riguarda la proposta di legge a favore dei matrimoni e le adozioni gay. Al grido di “la famiglia è sacra e va rispettata” e di “sì alla famiglia, no all’omofollia” i conservatori francesi hanno sfilato in corteo per le vie di Parigi, protestando contro il governo di Hollande che si è proposto come fautore di tale svolta nella società francese. Le femministe ucraine del gruppo Femen a un tratto hanno invaso il corteo, inscenando una protesta pacifica in topless: “in gay we trust” è la frase che fieramente hanno mostrato impressa sui seni nudi. Alcuni tra i cattolici manifestanti non hanno gradito la contestazione provocatoria e hanno aggredito sia le femministe che alcuni giornalisti e fotografi presenti sul posto, riservando spintoni e botte per coloro che hanno disturbato il tranquillo svolgimento del corteo. Già sabato erano scesi in piazza circa 100.000 oppositori, mentre ieri è stata la volta dei cattolici integralisti i quali hanno organizzato una manifestazione autonoma partita dal Ministero della Famiglia della capitale.